A Corigliano-Rossano lo scontro politico è ormai a livelli massimi: nuovo attacco all'opposizione
La maggioranza: «Gli insulti dimostrano solo l'assenza di argomenti... siamo certi che anche la più distratta e stanca delle "lavandaie" avrebbe avuto la dignità di pagare le proprie bollette»
CORIGLIANO-ROSSANO - Non si placa la polemica politica in città dopo il Consiglio comunale di domenica scorsa che ha fatto saltare equilibri e nervi nella politica di Corigliano-Rossano. Prima le accuse forti, dirette, perentorie della maggioranza, del Presidente del Consiglio Marinella Grillo e del Sindaco Flavio Stasi all'indirizzo dei quattro lupi spelacchiati» dell'opposizione (espressione che rimarrà negli annali della dialettica politica paesana). Poi le repliche della Minoranza. Prima di Azione, chiamata sovente in causa dalla parte maggioritaria dell'emiciclo; poi i gruppi della stessa minoranza che andando giù duro hanno stigmatizzato gli «atteggiamenti da lavandaia» del sindaco di Co-Ro. Oggi le controrepliche, ancora al veleno, dei gruppi di maggioranza. Si fa sempre più chiara la convinzione che questa diatriba aspra non potrà finire così facilmente.
«Dopo la figuraccia epocale, è il momento delle reazioni scomposte, violente, cercando di attribuire il proprio profondo e meritato imbarazzo ad altri». Questo è quello che scrivono tutti gli undici consiglieri di maggioranza. Tra questi c'è anche Salvatore Tavernise che proprio domenica con la sua assenza aveva fatto venire meno i numeri della maggioranza.
«Dopo aver usato espedienti da quattro soldi per non fare celebrare il consiglio venerdì o sabato - aggiungono - degni del più ridicolo dei teatrini, provano la via degli insulti al sindaco, dopo l'asfaltata in Consiglio Comunale e fuori. Una seduta, l'ultima, svolta di domenica, per favorire la partecipazione di un folto gruppo di consiglieri di minoranza che ha poi preferito non presentarsi dimostrando ancora una volta la propria irresponsabilità e specializzazione in pratiche ostruzionistiche. È così infatti che viene ricambiato l'atteggiamento maturo e disponibile dei capigruppo di maggioranza in conferenza».
«Se avessimo comunque avuto bisogno di una prova della totale assenza di argomenti politici e di totale indifferenza ai problemi della città da parte di gran parte di questa opposizione - aggiungono - la nota di ieri (la replica dell'opposizione, ndr) ce l'avrebbe offerta in maniera lampante».
«Ed è proprio nella descrizione ormai fantasiosa e noiosa della città che l'opposizione ci dimostra involontariamente tutta la propria profonda ed inarrestabile paura: perché sa, vede e sente che si stanno iniziando a raccogliere i frutti di una azione amministrativa limpida, lungimirante ed innamorata della nostra terra, ovvero tutto ciò che non sono in grado di fare loro stessi. Probabilmente, se ultimamente sembra più propensa a perdere pezzi l'opposizione e non la maggioranza, questo segnale sta arrivando forte, superando anche pregiudizi e schieramenti. Non c'è bisogno di alcun governo di salute pubblica perché la città un governo ce l'ha già: un governo giovane, coeso, forte e che guarda non solo ai prossimi due anni, ma al futuro della nostra terra e della città. Di certo la città non ha più bisogno di amministratori che hanno lasciato debiti per qualsiasi cosa, dalle forniture del gas ai canoni idrici, dai rifiuti all'energia elettrica: questioni che non c'entrano nulla con i debiti fisiologici di qualsiasi amministrazione ma che invece denotano irresponsabilità, incapacità, totale disinteresse per le nuove generazioni. Del resto, utilizzando il termine dispregiativo usato dall'opposizione per cercare di distogliere l'attenzione dalla propria totale assenza di argomenti, siamo certi che anche la più distratta e stanca delle "lavandaie" avrebbe avuto la dignità di pagare le proprie bollette».