«Un sindaco urlante e senza maggioranza». Azione ribatte alle "bastonate" di Stasi
Il giudizio del gruppo consiliare di opposizione di Corigliano-Rossano è perentorio: «Il Re è nudo, Stasi non ha una maggioranza stabile per continuare l'esperienza amministrativa»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Un comportamento così irrispettoso nei confronti dell'Assise civica, da parte del Sindaco, sicuramente non è apprezzato dai cittadini che lo hanno votato e dalle forze politiche che lo hanno sostenuto. Se ci sono problemi di maggioranza andate casa, non serve offendere tutta la Città utilizzando i mezzi di comunicazione istituzionali».
Sono le parole di Francesco Madeo, capogruppo di Azione, il più folto tra le linee della minoranza avendo imbarcato i trasfughi di Corigliano-Rossano Domani. Sono parole che sanno di sentenza, l'ennesima, verso un sindaco e una maggioranza con i nervi a fior di pelle e sostanzialmente senza numeri per poter portare in porto l'azione di governo.
«Il Sindaco la smetta di urlare alla luna - dice Madeo - tanto non impressiona nessuno, e liberi la Città con le Sue dimissioni da una Amministrazione instabile che si regge su 13 Consiglieri di Maggioranza, uno in più rispetto alla minoranza, due dei quali vivono fuori Regione per motivi di lavoro».
Poi, l'appunto sullo stile: «L'Amministrazione Stasi è in perenne campagna elettorale con finti risultati che vengono spesi sui social network come grandi vittorie ma la verità è che manca una maggioranza stabile per continuare l'esperienza amministrativa. Il Re è nudo! -sottolinea il capogruppo di Azione - e proprio nel Consiglio Comunale di ieri si sono visti i piedi di argilla di un Sindaco che ha la maggioranza solo su Facebook».
«Sia chiaro a tutti i cittadini - questa invece l'annotazione politica - è mancato il numero minimo previsto per legge, la maggioranza semplice dei consiglieri comunali, per poter svolgere l'Assise Civica. Sono mancati insomma i Consiglieri Comunali di maggioranza. Il Consiglio Comunale è stato retto da un solo consigliere di opposizione, configurando una responsabilità politica totalmente ascrivibile ad un Sindaco che continua ad amministrare alla meno peggio. Caro Sindaco - prosegue - consentire la partecipazione di tutti i consiglieri comunali non è una concessione che Lei fa alle minoranze è un obbligo previsto dalla Costituzione. Studia invece di urlare».
E ancora l'accento sui consiglieri fuori sede, Madeo è un fiume in piena: «Gli impegni amministrativi vengono prima di tutto? Flavio Stasi, allora, ci spieghi come si può amministrare una Città di 80.000 abitanti da Roma o da Lagonegro? Perché ha due Consiglieri Comunali che lavorano e vivono proprio lì. Come si può amministrare una Città così importante solo di sabato e di domenica, tra un pranzo con i genitori e la cena con i suoceri? Perché ormai la Città più grande della Provincia di Cosenza è ridotta a confrontarsi 1 volta ogni due mesi e solo nei giorni festivi. Di questo passo - conclude - con i numerosi impegni di maggioranza, il prossimo consiglio comunale lo convocheremo per il 25 dicembre. Il Sindaco ha fallito, i numeri lo dimostrano, ora resta solo un sussulto di dignità per rassegnare le dimissioni».