Elisoccorso, da Trebisacce a Cariati è un coro di allarmi e... rassicurazioni
Dopo le preoccupazioni palesate ieri dal Comitato civico per l'ospedale "Chidichimo" non si è fatta attendere la risposta del consigliere Aurelio (FI). Intanto le Lampare incalzano: «Che fine ha fatto l'elisuperficie del Cosentino?»

CORIGLIANO-ROSSANO - È un susseguirsi di buone notizie, di allarmi e immediate sentite attorno all'emergenza urgenza sanitaria. Quella che all'appararenza sembrava (e di fatto lo è) una buona notizia per tutta la Calabria, l'intenzione da parte della struttura commissariale regionale e delle Aziende sanitarie di avviare le procedure per l'abilitazione al volo notturno di tutte le aviosuperfici ospedaliere, si è trasformat nell'ennesimo "enclave" polemico.
Alle preoccupazioni del Comitato civico per l'ospedale di Trebisacce che proprio ieri, in una lettera aperta indirizzata al presidente Occhiuto e al management dell'Asp di Cosenza, lamentava l'ennesima privazione a cui sarebbe stato costretto il presidio del "Chidichimo", ancora privo di una piattaforma per far atterrare gli elicotteri di emergenza («altro che volo notturno!»), è arrivata - puntuale - la precisazione del consigliere comunale trebisaccese, in quota Forza Italia, Antonio Aurelio. «La nostra città - rassicura in una nota - non è stata esclusa dal novero dei centri in cui potrà far tappa l’elisoccorso: al contrario, basterà assicurare la collaborazione del Comune». «Informarsi ed informare correttamente – sottolinea Aurelio – è diventato alquanto complicato e certo più difficile che orchestrare polemiche e strumentalizzazioni che, in questo caso, sarebbe stato possibile evitare semplicemente ricercando prima chiarimenti e notizie certe». Prosegue l’esponente azzurro: «L’Asp di Cosenza ha già chiarito che l’elenco delle piazzole di atterraggio del servizio di elisoccorso potrà essere integrato previa disponibilità o compartecipazione alle spese dei Comuni eventualmente interessati: basterà che questi assicurino la disponibilità di un’area adeguata, come ad esempio un campo di calcio in erba o un’area in cemento, debitamente illuminate per garantire la continuità del servizio anche di sera o in condizioni di scarsa visibilità». «Credo che queste condizioni potranno essere garantite anche dal nostro Comune. Per questo - conclude il consigliere comunale - già nei prossimi giorni, subito dopo il suo insediamento in Municipio, chiederò un incontro con il commissario prefettizio per discutere della questione e sollecitare l’avvio delle interlocuzioni istituzionali necessarie a far sì che Trebisacce possa contare sull’elisoccorso».
Ma se da un lato c'è Trebisacce che insorge, dall'altro lato dello Jonio c'è Cariati che si pone mille e uno interrogativi. La battaglia per la riapertura del "Cosentino", anche se negli ultimi mesi ha incassato diversi successi, continua senza sosta. E a condurla ci sono sempre i rappresentanti civici de Le Lampare che oggi si inseriscono anche nella polemica nata sul soccorso aereo. A parlare è Mimmo Formaro, leader del movimento e rappresentante in Consiglio comunale. Il capogruppo delle Lampare si chiede che fine abbia fatto il progetto di realizzazione della elisuperficie che doveva essere realizzata a Cariati. «La precedente Amministrazione comunale aveva deliberato individuando un'area da destinare all'atterraggio e al decollo degli elicotteri. Chiediamo che fine abbia fatto questo progetto e perché non sia più stato realizzato. Cosa faremo - si chiede Formaro - quando l'ospedale sarà aperto anche per gli acuti? Per trasferire un paziente dovremo andrcene sempre a Rossano o a Cirò?»