Nel fosso Frascone c'è una diga di sterpaglie. Un temporale potrebbe trasformarsi in un disastro
È evidente che non è stata fatta la pulizia, di competenza del Consorzio di Bonifica. Qui l'acqua non defluisce, ma ristagna; si è creato un ecosistema che favorisce il proliferare di animali selvatici, piccoli rettili e roditori. È necessario intervenire

CORIGLIANO-ROSSANO - Il maltempo sta sferzando in queste ore il nord Italia ed è previsto che nei prossimi giorni la perturbazione si sposti al Sud. Fin qui, nulla di eclatante. I temporali estivi non sono certo una novità, ma il problema è un altro. Qualora dovesse arrivare una bomba d'acqua sul nostro territorio alcuni torrenti potrebbero esondare perché, non essendo libero il passaggio dell'acqua, quest'ultima non riuscirebbe a defluire al mare e causerebbe notevoli danni.
I fossi dovrebbero essere tutti liberi a luglio, perché la pulizia andrebbe attuata a fine inverno inizio primavera, ma le condizioni in cui versa il fosso Frascone fanno presupporre che la pulizia, di competenza del Consorzio di Bonifica della Calabria, non sia stata fatta almeno un anno.
Questo fosso, che si trova a confine tra le contrade Fossa e Fabbrica, due località della periferia est della città di Corigliano-Rossano, versa in condizioni di vero e proprio abbandono. Qui si raccolgono anche gli scoli della condotta del Consorzio di Bonifica, che si trova a monte. Tutto il greto è colmo di rifiuti abbandonati e vegetazione tra cui delle canne, alcune delle quali hanno ormai raggiunto i 10 metri di altezza. Gli arbusti legnosi hanno creato una sorta di diga che occlude il passaggio del torrente. Qui, infatti, l'acqua ristagna e non defluisce verso il mare. Il tratto "incriminato" è lungo circa trecento metri e va dal ponte di Fabbrica fino alla foce al mare.
A causa di questa incuria, si è creato un ecosistema che favorisce il proliferare di animali selvatici, piccoli rettili e roditori, che causano notevoli disagi nelle case vicine. Non è rado vedere delle nutrie e dei tassi scorrazzare nei pressi del torrente. In quella zona ci sono anche imprenditori che hanno investito dei soldi per qualificare le loro strutture per fare economia. Un esempio è il Camping Capo Trionto che si trova proprio a ridosso del corso d'acqua, che ha fatto grandi lavori di bonifica, ma si trova con questi disagi, senza contare l'ansia perenne di una possibile esondazione.
Il problema è serio: qualora dovesse arrivare una bomba d'acqua, questo canale, che raccoglie tutta l'acqua piovana della zona, tra cui quella di Contrada Foresta, Contrada Gelso, Contrada Pantano, si ritroverebbe pieno in pochi minuti, perché lì c'è un vero e proprio "tappo". Non osiamo immaginare i danni che potrebbe causare l'acqua. Bisogna intervenire immediatamente per la pubblica incolumità.