Bufera nel PD a Co-Ro: il segretario Madeo attacca Caracciolo e gli stasiani chiedono la verifica della maggioranza
Momento critico (pre-elettorale) per i dem jonici ormai alla resa dei conti. A Madeo non è piaciuta l'invasione di campo dell'ex sindaco e ad un pezzo importante del partito non piace la linea del segretario. Pronto ad irrompere anche Irto
CORIGLIANO-ROSSANO – Se il Centro Destra in queste settimane sembra essere in preda ad un gioco di equilibri, da stabilizzare in vista delle prossime Amministrative, chi sembra possa arrivare alle urne – ancora una volta – spaccato in mille rivoli e con le solite faide interne è il Partito Democratico. Non c’è pace per il più grande partito (almeno sulla carta) del Centro Sinistra a Corigliano-Rossano che oggi si trova a dover fare i conti con gli attacchi esterni, tumulti interni e una guida, quella di Francesco Madeo, che sembra essere più solitaria di quanto non si possa immaginare. Insomma se Sparta piange, Atene sicuramente non ride e Serse è pronto a riaffermare il suo dominio.
Cosa sta succedendo nella casa Dem? È un tema attualissimo di cui tra l’altro parleremo stasera alle ore 21 durante la nona puntata dell'Eco in Diretta con tre volti della stessa medaglia (la capogruppo in consiglio comunale Rosellina Madeo, il delegato all’assemblea nazionale Alberto Laise, e l’ex sindaco e tesserato “dissidente” Giovan Battista Genova). Un precipitare di eventi partito con il “non invito” di Flavio Stasi all’ultima festa dell’Unita cittadina (il primo grande evento pubblico organizzato dal Pd dopo la costituzione del circolo cittadino) e che ha trovato punto di rottura nelle dichiarazioni di Tonino Caracciolo (fuori dagli schemi partitici ma mentore dell’attuale sindaco di Co-Ro) rilasciate in un’intervista all’Eco dello Jonio (puoi leggerla qui) «Non credo che a Stasi – aveva detto Caracciolo – serva un partito, ha bisogno solo di liste forti… tra queste liste ci può stare anche il Pd se avesse le idee chiare ma che sicuramente non ha una bussola». Parole, queste, che hanno scatenato il putiferio e l’ira del segretario cittadino Francesco Madeo. Puntuale la sua replica: «Abbiamo idee chiare e punti fermi in vista delle prossime amministrative e non sarà certo chi sta a capo di un movimento facente parte dell’attuale maggioranza di governo cittadino a dire cosa o meno debba fare la nostra comunità (clicca e leggi l'articolo)». Parole trancianti, nette che di fatto, però, non solo aprono una nuova lacerazione tra i democratici e l’area Stasi ma anche – a quanto pare – un solco profondo proprio tra i tesserati del Partito democratico. Già, perché proprio stamani, in una lettera sottoscritta da dieci componenti del direttivo del circolo di Corigliano-Rossano, gli stessi chiedono che «sia convocato immediatamente un direttivo/assemblea di circolo, alla presenza dei responsabili provinciali, per discutere del percorso amministrativo ed in cui siano portate tutte le proposte realmente esistenti (relative proprio ad un prospettiva programmatica elettorale, ndr) ed in cui ci sia una verifica della maggioranza del partito e della linea politica (clicca e leggi l'articolo)».
Insomma, il segretario Franco Madeo sembra essere finito sulla graticola, in mezzo a due fuochi che presto potrebbero diventare tre. Da Roma, infatti, giunge notizia – ed è questa un news dell’ultima ora – che il segretario regionale, il senatore Nicola Irto, sia pronto ad avocare a se tutti i poteri per portare avanti la contrattazione politica in vista delle amministrative di primavera.
Un commissariamento di fatto del partito? Lo vedremo nei prossimi giorni.