La recensione di Mercogliano al volume di Carlino “La Sila Greca Tra Storia e Feudalità”
Il Direttore dell’Università Popolare di Rossano: «Il lettore avrà tra le mani un testo che lo stimolerà a comprendere qualcosa di più della nostra vita passata e presente, d'una storia complessa e avvincente nella quale noi e i nostri antenati risultiamo a vario titolo coinvolti»
CORIGLIANO-ROSSANO - Pubblichiamo di seguito la recensione del Direttore dell’Università Popolare, Professore Gennaro Mercogliano, al volume di Franco Emilio Carlino “La Sila Greca Tra Storia e Feudalità”.
Una cara consuetudine, sperimentata in trent'anni di comune militanza educativa, proseguita e rafforzata in un proficuo sodalizio all'interno della Università Popolare, talvolta anche distante per specifici interessi di ricerca, mi porta oggi ad esaminare con curiosa partecipazione un'opera di Franco Carlino, che ritengo essere la sua più importante. E anche la più prossima alla nostra immaginazione, se tratta, direi in modo compiuto, le vicende del nostro territorio, globalmente e singolarmente considerato negli agenti storici costitutivi.
Una curiositas, appunto, tutta latina, la mia, in quanto voglia di capire e conoscere il frutto di un impegnativo e appassionato studio al quale il carissimo Franco, tornato ad essere segretario del nostro benemerito Istituto, si è dedicato con lungo studio e profondissimo amore, compenetrandovisi fin nelle intime fibre delle sue inclinazioni di documentarista con finalità storiografiche.
Un appassionamento, direi ancora, dettato da una sorta di spirituale blasone che lo ha spinto, giorno dopo giorno, a inseguire le tracce conosciute e meno conosciute, comunque riconoscibili, della natura e degli assetti feudali riferiti alle vicende storiche delle quattordici realtà municipali. Sono questi i diciassette paragrafi o capitoli, secondo che lui li indica e li sviluppa, a costituire l'intero nucleo fondante di questo interessante lavoro, giustamente intitolato La Sila Greca. Tra storia e feudalità.
Pubblicato in bella veste editoriale da ConSenso publishing, Corigliano-Rossano 2023, il saggio è dedicato al compianto nostro alunno liceale Giuseppe Savoia, giovane giornalista emergente, prematuramente scomparso e amico dell'autore, «compagno di viaggio di tante iniziative che hanno favorito l'avvicinarsi di tanti alla vita scolastica, associativa e professionale».
Le opzioni sulle quali il saggio trova un suo articolato sviluppo sono quelle che valgono ai fini d'una rappresentazione ad integrum del tessuto compositivo dei centri esaminati. L'autore li enumera dopo averli analiticamente individuati mediante ponderata riflessione riassuntiva, particolarmente per ciò che attiene alla feudalità, assunta come stemma e posta tra parentesi già nel sottotitolo del corposo volume, I Feudi del suo Territorio.
Si tratta, come potrà agevolmente leggersi, dei caratteri peculiari imprescindibili di dati sui quali l'analisi viene condotta con accanita verve di ricerca documentale, memoriale e visiva e con risentita attenzione alla evoluzione dei rapporti tra le classi e del vivere civile così com'è andato svolgendosi nelle diverse epoche, nello spazio e nel tempo: la natura, il mito e la protostoria, le vicende storiche, l'economia, le forme dell'arte, la cultura, le relazioni sociali, un'idea del possibile progresso cui il territorio è per sua stessa natura e vocazione destinato.
D'altra parte il libro non rinuncia ad una visione panoramica dei problemi ai quali ieri come oggi va posta la dovuta attenzione, nell'ottica del rilancio della consapevolezza storica e della richiesta qualità della politica a fronte dei secolari problemi della nostra terra e del Meridione in generale.
Il lettore potrà così seguire anche un percorso di lettura obliquo, ma parimenti interessante, che lo porti a osservare e riflettere sui nodi storici irrisolti e sulle annose questioni che il Sud si trascina dietro da secoli in attesa di interventi sanatori e risolutivi che tardano a giungere: il brigantaggio, il Risorgimento, le guerre, l'emigrazione, la contemporaneità, la globalizzazione, l'era tecnologica.
In sede recensoria non è possibile scendere nei dettagli necessari ad esaurire una lettura e una comprensione analitica del saggio. Il lettore lo potrà fare da par suo, sapendo di avere tra le mani un testo che lo stimolerà a comprendere qualcosa di più della nostra vita passata e presente, d'una storia complessa e avvincente nella quale noi e i nostri antenati risultiamo a vario titolo coinvolti.