Educare alla lettura prima ancora di saper leggere
Per i bimbi della Magnolia il libro batte il tablet 1 a 0

CORIGLIANO-ROSSANO – In un mondo che ci abitua sempre più a digitare su uno schermo che a prendere una penna in mano; a scorrere piuttosto che a sfogliare le pagine di un libro, far sperimentare al tatto, alla vista e all’olfatto la bellezza della carta e dell’inchiostro ha tutto un altro valore. Osservare le illustrazioni o ascoltare in cerchio una storia letta ad alta voce stimola l’immaginazione, la concentrazione ed il pensiero critico. Non c’è video su tablet che tenga.
«Educare alla lettura quando ancora non si sa leggere. È, questo – dichiara la direttrice del Polo Infanzia Magnolia, la pedagogista Teresa Pia Renzo – il percorso che abbiamo voluto condividere con i nostri piccoli aspiranti lettori, promuovendo nei giorni scorsi una tappa alla Libreria Mondadori Bookstore di Rossano».
In fila per due, zainetto in spalla, accompagnati dalle educatrici e dalla Direttrice, i bambini hanno raggiunto a piedi la libreria, catturando l'attenzione dei passanti e dei commercianti. Arrivati a destinazione, sono stati accolti dalle responsabili dello store Noemi Granata e Serena Lavecchia. Le due libraie hanno spiegato ai piccoli la differenza tra libreria e biblioteca, illustrando le varie tipologie di volumi dedicati ai bambini e stuzzicando la loro curiosità con la lettura di Arcobaleno: il pesciolino più bello di tutti i mari.
«Questa attività – sottolinea la Renzo - è stata un'opportunità unica per far scoprire ai bimbi il mondo fantastico dei libri e per apprendere, attraverso una storia semplice ma dalla trama e dai messaggi dirompenti, un insegnamento di vita prezioso sul valore della condivisione e dell'altruismo che rendono più ricchi e felici ma soprattutto tendono a formare nelle giovani menti un approccio concreto al pensiero positivo. Seminare oggi questi valori – sottolinea - significa coltivare cittadini più consapevoli e compassionevoli domani»
Essere amici, sempre, nella buona e nella cattiva sorte anche a costo di sacrificare il proprio ego. Con le sue pinne bellissime e variopinte ma vittima del suo egoismo e della sua solitudine, Arcobaleno ha catturato l'attenzione dei piccoli uditori. Un insegnamento forte sulla condivisione e sull'altruismo, veicolato in modo accessibile e coinvolgente per i più piccoli.
«L'esperienza del pesciolino Arcobaleno – sottolinea la pedagogista - rafforza la convinzione che la condivisione e l'altruismo non siano solo tratti caratteriali desiderabili, ma pilastri fondamentali per lo sviluppo di una personalità equilibrata e socialmente competente. Insegnare ai bambini a dare e non solo a ricevere significa coltivare in loro l'empatia, la solidarietà e la capacità di costruire relazioni significative. Queste lezioni, apprese attraverso il gioco e la narrazione, diventano parte integrante del loro percorso di crescita, trasformandoli in individui più felici e in grado di contribuire positivamente – conclude Teresa Pia Renzo - al mondo che li circonda».