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Stasi: «Dal ponte del nulla ai finti scoop su incendi e depurazione»

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CORIGLIANO-ROSSANO - Un progetto faraonico per pochi, un taglio pesante per tutti. L'approvazione del cosiddetto Ponte sullo Stretto da parte del CIPESS, avvenuta a pochi giorni di distanza dal definanziamento di 10 miliardi destinati all'Alta Velocità in Calabria, sintetizza in due atti la visione miope e propagandistica di una classe politica che l’attuale sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, non esita a definire «la più vuota e deleteria di sempre».

Per mesi, ha ricordato il sindaco, «abbiamo sentito fanfaroni in salsa calabra affermare che il Ponte sarebbe servito per ottenere l'Alta Velocità», una tesi che oggi appare per quello che era: un’illusione elettorale. «Ho sempre sostenuto che questo monumento all'inutilità non avrebbe fatto altro che sacrificare le opere utili e necessarie alla Calabria», ha ribadito Stasi, denunciando come i pochi fondi disponibili siano stati dirottati su un'opera che, almeno per i calabresi, rischia di rimanere un gigantesco buco nell’acqua.

Oggi mancano i fondi per gran parte della Statale 106, eccezion fatta per due brevi tratti. Manca il finanziamento per l'ammodernamento della linea ferroviaria ionica, e i fondi per l'Alta Velocità sono stati ufficialmente tagliati. «La bretella di Sibari», denuncia Stasi, «è diventata una ben più modesta 'lunetta di Sibari', ancora ferma». Intanto, la linea tirrenica resta quella di decenni fa, e si segnala perfino l'assenza di fondi per la chiusura dei passaggi a livello. «Più che un ponte», conclude, «questa è una tortura collettiva».

Nel mirino del sindaco finisce anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, accusato di pensare solo alla propria sopravvivenza politica. «È impegnato unicamente a salvare sé stesso, piegando la democrazia ai propri interessi personali», afferma Stasi, «trasformandola in un gioco d'azzardo tra partiti di centrodestra e poteri dello Stato». Una strategia che, secondo lui, rappresenta «uno degli atti più irresponsabili della storia politica del Paese».

La polemica si estende anche alla comunicazione istituzionale, definita «una sequela di video inutili spacciati per risultati megagalattici». Per Stasi, questa strategia «testimonia la totale inconsistenza politico-amministrativa» del governatore. «Ma può un presidente di Regione occuparsi di un presunto tubo in una località qualsiasi dei nostri 800 chilometri di costa, spacciandolo per lotta alla maladepurazione? O di un presunto piromane in uno qualunque dei nostri 612mila ettari di bosco?», si chiede retoricamente.

I veri problemi, secondo il sindaco, restano senza risposta. «La qualità delle nostre acque si tutela con investimenti strutturali nel completamento delle reti fognarie e nel potenziamento dei sistemi di depurazione, non con le foto per i 'like'», tuona, ricordando come la giunta abbia annunciato «con toni trionfalistici di aver stanziato quest'anno ben 15 milioni di euro», una cifra che a suo dire «non basterebbe nemmeno a riqualificare i fiori ornamentali dei depuratori calabresi».

Poi, l’allarme incendi. «Le ultime settimane hanno dimostrato che, quando il meteo è critico, la Calabria si trasforma in un enorme rogo impotente», afferma. «Per mettere in sicurezza i nostri boschi non servono reel, ma serie politiche di forestazione, a partire dalla ristrutturazione di un servizio forestale radicato ed efficiente». Un piano che, secondo Stasi, darebbe valore al patrimonio naturale calabrese, lo renderebbe sicuro e creerebbe anche occupazione stabile.

Dopo oltre cinque anni di governo regionale a trazione centrodestra, il bilancio – secondo il primo cittadino – è un disastro. «Con l’aggravante di aver avuto l’occasione irripetibile del PNRR, e di averla totalmente sprecata», sottolinea.

In chiusura, il sindaco si rivolge direttamente a tutte le forze politiche che si oppongono a quello che definisce «l'attuale sgoverno regionale». Il suo appello è chiaro: «Rimbocchiamoci le maniche e costruiamo insieme la Calabria delle proposte coraggiose, dei programmi chiari e di una visione ambiziosa per il rilancio della nostra terra».

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.