Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»
La vicenda riaccende il dibattito sulla sicurezza scolastica nel territorio e sulla necessità, più volte sollevata, di interventi strutturali tempestivi a tutela degli alunni
CORIGLIANO-ROSSANO - A Corigliano-Rossano torna al centro dell’attenzione la questione sicurezza nelle scuole, dopo la dura denuncia del consigliere di opposizione Giancarlo Bosco (Movimento del Territorio) riguardante la primaria “Madonna della Catena”. Secondo l’esponente politico, l’istituto sarebbe privo da oltre cinque anni della sua unica uscita di sicurezza, attualmente bloccata con catena e lucchetto, rendendo impossibile l’evacuazione in caso di incendio.
Bosco esprime forte preoccupazione e parla di una grave disparità nell’impiego delle risorse comunali. In particolare, evidenzia la scelta dell’amministrazione di destinare ingenti somme per eventi musicali, mentre la scuola rimane senza interventi: «€500.000 per i Negramaro, (€352.000 più costi service ed organizzazione) per poche decine di minuti di concerto, e la Scuola primaria Madonna della Catena di Corigliano è senza uscita di sicurezza da 5 anni, perché non ci sono i fondi per ripararla, o forse per disinteresse?».
Il consigliere utilizza un paragone forte per descrivere quella che ritiene una gestione inadeguata delle priorità cittadine: «Questo modo di amministrare la nostra città mi ricorda quello a cui capita di assistere qualche volta in periferie un po' degradate, dove si vedono nuclei familiari che stentano a mettere insieme il pranzo con la cena, e campano alla giornata in case fatiscenti, eppure con mega impianti stereo a palla inondano l’etere con musica neomelodica».
Bosco chiarisce che il suo intervento non vuole essere mera opposizione politica, ma una richiesta di buon senso: «Non mi piace fare la parte di chi deve per forza criticare perché all’opposizione, ma credo che venga prima di tutto la sicurezza dei nostri figli».
Il consigliere avverte inoltre dei rischi concreti legati alla mancanza dell’uscita di emergenza: «Se malauguratamente si sviluppasse un incendio ai piani inferiori dell’Istituto, non oso pensare che cosa succederebbe ai bambini che frequentano la scuola primaria Madonna della Catena, che resterebbero intrappolati ai piani superiori senza una via d’uscita e di salvezza».
Bosco sostiene di aver già segnalato la situazione alle autorità competenti: «Ho già attenzionato settimane fa agli organi preposti questa grave mancanza a discapito della sicurezza dei bambini, ma purtroppo ho constatato che i miei interventi sono caduti nel vuoto». E aggiunge: «Tutt’ora i bimbi che frequentano l’istituto non hanno un’uscita di sicurezza, essendo tutt’ora sbarrata con catena e lucchetto. La sicurezza dei nostri figli viene prima di tutto, mi auguro che al più presto si intervenga».
Il consigliere conclude con un richiamo alle norme vigenti: «Una scuola senza uscita di sicurezza per legge non può restare aperta».
La vicenda riaccende il dibattito sulla sicurezza scolastica nel territorio e sulla necessità, più volte sollevata, di interventi strutturali tempestivi a tutela degli alunni.