A Ferragosto proclamato lo sciopero generale unitario del commercio
«Invitiamo tutti i cittadini e consumatori calabresi a non effettuare acquisti nelle giornate festive, sostenendo la battaglia per il diritto al riposo e per una qualità della vita migliore per le lavoratrici e i lavoratori del commercio»

CATANZARO - Le segreterie regionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL Calabria proclamano per il 15 agosto 2025 uno sciopero generale unitario del settore commercio e distribuzione moderna organizzata.
«La nostra mobilitazione - si legge nella nota stampa congiunta di Giuseppe Valentino, Segretario Generale Filcams CGIL Calabria; Fortunato Lopapa, Segretario Generale Fisascat CISL Calabria e Catetina Fulciniti, Segretaria Generale Uiltucs UIL Calabria - si inserisce nella campagna nazionale "La festa non si vende", che da anni denuncia l'ingiustificata liberalizzazione delle aperture nei giorni festivi, imposta senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali e le istituzioni locali».
«Ferragosto, giorno tradizionalmente dedicato al riposo, alla convivialità e alla famiglia, viene invece trasformato in una giornata di lavoro coatto per migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercio, obbligati a prestare servizio senza poter godere di un reale momento di pausa e di vita sociale. Le grandi catene e molte realtà commerciali decidono unilateralmente di restare aperte, cancellando il diritto al riposo festivo e ignorando le esigenze di conciliazione vita-lavoro dei lavoratori del settore».
«La liberalizzazione delle aperture festive, in vigore dal decreto "Salva Italia" del governo Monti, non ha portato benefici né ai consumatori né alle imprese, ma ha incrementato solo il ricatto e la precarietà nei luoghi di lavoro, aggravando condizioni spesso caratterizzate da part-time imposti, contratti a termine e mancanza di tutele. Chiediamo con forza il ritorno a regole chiare che garantiscano la chiusura domenicale e festiva, con possibilità di deroghe solo a livello territoriale e attraverso un reale confronto con sindacati, associazioni datoriali e istituzioni locali. Solo così si potrà restituire dignità e diritti a chi quotidianamente serve le nostre comunità, spesso sacrificando la propria vita privata e familiare».
«Invitiamo infine tutti i cittadini e consumatori calabresi a non effettuare acquisti nelle giornate festive, sostenendo la battaglia per il diritto al riposo e per una qualità della vita migliore per le lavoratrici e i lavoratori del commercio. La Calabria non può essere terra di sfruttamento festivo e sociale. Per questo, il 15 agosto scendiamo in sciopero per dire insieme: La festa non si vende!» concludono