Al via la seconda tappa del Concorso Internazionale della Sibaritide “Città di Corigliano Rossano”
Una settimana di musica, cultura e bellezza che si intreccia con la storia e l’identità del territorio

CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo un inizio carico di emozione e partecipazione, prende forma la seconda giornata della settima edizione del Concorso Internazionale della Sibaritide “Città di Corigliano Rossano”, una delle manifestazioni più attese nel panorama musicale del Mezzogiorno.
Nata nel 2017 su impulso dell’Istituto Musicale “Fryderyk Chopin” e guidata con passione dal maestro Giorgio Luzzi, la kermesse ha saputo crescere anno dopo anno, fino a divenire un punto di riferimento per studenti, ensemble e solisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. L’edizione 2025 si preannuncia all’altezza delle aspettative: una settimana di musica, cultura e bellezza che si intreccia con la storia e l’identità del territorio.
A confermarlo è proprio il direttore artistico Luzzi, che nella nostra intervista sottolinea l'importanza dell’evento non solo sotto il profilo culturale, ma anche economico e sociale. «È la seconda giornata – racconta – e c’è davvero tanto entusiasmo. I numeri sono alti, come lo scorso anno. Quest’anno siamo riusciti ad accogliere anche scuole dalla Campania: una di queste, da Caserta, ha già pernottato a Corigliano e oggi visiterà il castello e il parco archeologico di Sibari. Questo è turismo culturale vero, che muove famiglie, genera economia, fa conoscere il nostro territorio».
Con oltre 2.000 iscritti e più di 15 orchestre partecipanti, il concorso si conferma una straordinaria vetrina di giovani talenti, ma anche un volano per la promozione territoriale. Ma non è solo questione di numeri. Il cuore pulsante del progetto è il lavoro educativo e sociale che si cela dietro ogni nota: «Tutto il Sud sta partecipando – afferma – sia come solisti che come gruppi da camera. C’è un lavoro certosino che dura settimane. E tutto questo sarebbe impossibile senza il mio team, una squadra consolidata che mi sostiene e che cresce insieme all’evento».
A rendere ancor più prestigiosa l’edizione 2025 è la qualità della commissione artistica: tra i nomi di rilievo, il maestro Maurizio Managò, direttore d’orchestra, che ha collaborato anche con il maestro Riccardo Muti, e figure come Giovanni Aiello, Rosario Aiello, Domenico Di Vasto e Chiara Zaccaro. Il concorso, tuttavia, è anche una risposta alla crisi dei modelli culturali dominanti tra i più giovani. «In un’epoca dove la musica trap orienta molti adolescenti – sottolinea Luzzi – noi continuiamo a credere negli ideali della musica classica. È il mio lavoro e la mia missione educativa, sia qui a Corigliano che a Sibari e Cassano. I ragazzi rispondono con entusiasmo: abbiamo veri piccoli geni, dalla prima elementare fino a chi svolge attività concertistica».
Un evento che assume, dunque, una valenza sociale oltre che artistica. Un esempio toccante lo offre un’orchestra campana presente al concorso: «Sono bambini che partecipano a un progetto PON da 60 ore. Non hanno neanche uno strumento proprio, ma sono qui, stanno suonando. È commovente».
Il Concorso Internazionale della Sibaritide si conferma così non solo un appuntamento di eccellenza, ma anche una concreta occasione di educazione, incontro e riscatto. Un modello di cultura che radica le sue note nella storia e guarda al futuro con fiducia, sulle ali della musica.