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Sulle tracce di Epeo, il creatore dell’inganno più famoso della storia: il cavallo di Troia

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Proseguiamo il nostro viaggio attraverso i Marcatori Identitari Distintivi della Calabria del nord-est, con la rubrica che per tutta l'estate, ogni domenica, ci porterà alla scoperta di luoghi, tradizioni e personalità di spicco.

Questa settimana andremo a Francavilla Marittima per scoprire una delle storie più affascinanti e misteriose della Calabria: la costruzione del cavallo di Troia ad opera di Epeo.

La Calabria è collegata – secondo le ricostruzioni storiche - all’impresa più famosa di tutti i tempi narrata da Omero e Virgilio: la conquista di Troia. Epeo, il realizzatore dell’inganno più celebre della Storia, la scelse come seconda patria. Il falegname originario di Parnasso che costruì il Cavallo di Troia e prese parte all’assalto aprendo da dentro la botola da cui Ulisse e i compagni fuoriuscirono, approdò nella terra degli Enotri dopo la vittoria. Volle stabilirsi nel lembo di costa ionica a nord di Sibari dove fondò la città fortificata di Lagaria (dal nome della madre, moglie di Panopeo) come riportato da Strabone.

Nell’areale di Francavilla Marittima, sotto il Timpone della Motta, si trova la traccia più concreta che attesterebbe la presenza del leggendario ex pugile, scultore nel territorio. Sono stati, infatti, gli scavi condotti da Paola Zancati Montuoro negli anni ’60, oggi custoditi e protetti come Museo e Parco Archeologico di Francavilla Marittima, a rendere plausibile l’esclusiva connessione della Calabria al Mondo Antico e agli eroi dei poemi epici. Un reperto tra tutti rinvenuto dall’archeologa non lascerebbe spazio a ulteriori dubbi. L’ascia ritrovata nel complesso tombale principale fu probabilmente, come viene documentato al Museo, quella con cui Epeo costruì il Cavallo. La posizione del sito, inoltre, coinciderebbe con il luogo in cui Epeo fece erigere l’altare dedicato alla Dea Atena per la riuscita vittoria sui Troiani. L’ubicazione di Lagaria rimane comunque dibattuta, localizzata anche nei pressi di Amendolara o di Valsinni o di Metaponto così come riferiva lo storico romano Giustino a proposito del tempio di Atena in cui i Metapontini erano soliti esibire gli strumenti con cui Epeios avrebbe costruito il Cavallo.**

** Proposta ufficiale di mappatura del Mid della Calabria depositata alla Regione Calabria

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.