Incendio nella pineta di Sibari, notte di paura: fiamme minacciano il resort Minerva | FOTO
Il sindaco Iacobini: «Hanno deciso di distruggerci? Reagiremo!». Giornata drammatica nella Sibaritide: roghi anche sul Pollino e a Rossano. Cresce l'allarme e serve un piano antincendi serio e strutturato

SIBARI (CASSANO JONIO) – Una notte di paura quella appena trascorsa a Marina di Sibari, dove un vasto incendio è divampato intorno alle 22 nella storica pineta, mettendo seriamente a rischio il resort Minerva, affollato in questi giorni da numerosi turisti. Le fiamme, alimentate dal vento, siccità e scarca pulizia, si sono propagate velocemente, avvicinandosi minacciosamente alle strutture ricettive e generando momenti di forte tensione tra residenti e villeggianti.
Determinante è stato il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, con squadre operative giunte da Corigliano-Rossano e Castrovillari, supportate da due autobotti – una del corpo dei VVF e una del Comune di Cassano – utilizzate per il rifornimento idrico sul posto. Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Cassano Jonio, Gianpaolo Iacobini, che ha denunciato con forza la gravità della situazione e la fragilità del territorio di fronte a episodi ormai sempre più frequenti. «Ci stanno provando in tutti i modi a distruggerla, questa nostra terra» - ha dichiarato il primo cittadino. «Stanotte un altro incendio, per attaccare e cancellare la pineta di Marina di Sibari. L’abbiamo difesa con le unghie e con i denti. Grazie ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile comunale, al personale dei villaggi Bluserena e Minerva, ai gestori di diversi lidi». Parole che esprimono gratitudine verso chi è intervenuto, ma che di fatto sono un grido d’allarme di fronte a una minaccia che sembra non avere fine.
Ma quella di ieri è stata una giornata drammatica non solo per Sibari, ma per l’intera Calabria del nord-est. Un altro rogo di vaste proporzioni ha infatti colpito l’area del Pollino, coinvolgendo i comuni di Villapiana e Plataci. Anche in questo caso si è reso necessario il massiccio impiego di mezzi aerei e di numerose squadre dei Vigili del Fuoco, dell’Antincendio Boschivo e della Protezione Civile, impegnate per ore a contrastare un fronte di fuoco esteso e insidioso. Le operazioni di spegnimento si sono protratte a lungo, ostacolate dalle condizioni climatiche sfavorevoli e dal terreno impervio.
Ore di apprensione si sono vissute anche a Rossano, dove un ulteriore incendio ha minacciato per alcune ore il centro storico. Solo grazie all’intervento congiunto dei Vigili del Fuoco e dei volontari dell’Associazione Nazionale Bersaglieri si è riusciti a evitare danni maggiori, riportando la situazione sotto controllo prima che le fiamme potessero avvicinarsi alle abitazioni.
Di fronte a un quadro così grave e ripetuto, non si può continuare a parlare di emergenza senza affrontare il problema alla radice. I roghi di questi giorni dimostrano chiaramente che la prevenzione non può basarsi solo sulla sorveglianza tecnologica, come l’utilizzo di droni. Serve un lavoro costante e capillare sul territorio, a partire dalla pulizia dei sottoboschi, dalla manutenzione delle aree forestali e dal rafforzamento dei controlli a terra.
Diventa sempre più urgente l’adozione di un piano regionale antincendi serio e permanente, che preveda fondi strutturati per la gestione e tutela del patrimonio boschivo. Occorrono assunzioni stabili e un reale riconoscimento del ruolo del personale forestale e antincendio, troppo spesso lasciato senza risorse e senza tutele. Serve una rete di collaborazione efficace tra Regione, Comuni, Protezione Civile e cittadini, perché solo un’azione coordinata e continua può fare davvero la differenza.
Ogni incendio che devasta ettari di bosco, che minaccia vite umane e strutture, che distrugge ecosistemi e economie locali, è figlio di un’assenza politica. Non si può più accettare che il futuro della Calabria vada in cenere ogni estate. Ora è il momento di agire, con responsabilità e visione.