Al Parco di Sibari qualcosa di nuovo… in arrivo dal passato!
Dal 30 marzo si apre lo scrigno dei tesori: i 500mila reperti sono pronti per essere studiati ed esposti a rotazione! «Un deposito di storia e bellezza, il vero polmone della ricerca archeologica nella Sibaritide»
SIBARI – Cosa succederà dal 30 marzo al Parco di Sibari? La “solita” mostra? Forse no… forse si prospetta qualcosa di nuovo in arrivo dal passato!
Una vera e propria rivoluzione targata Demma: dalle domeniche con visita gratuita, all'offerta didattica di reading e laboratori.
E ora? Cos’altro aspettarsi? Qualcosa bolle in pentola già da un po'… infatti, dopo quasi un anno di studi preliminari, è entrato nel vivo il progetto di sistemazione dei depositi del Parco dove giacevano quasi 500mila reperti, ora pronti a stupire i visitatori.
È lo stesso direttore del Parco a rivelare che «i reperti inediti hanno trovato la loro collocazione e sono pronti per essere studiati ed esposti (a rotazione)!»
Quelle 20.000 cassette, che contengono reperti provenienti dalla Sibaritide e da tutta la provincia di Cosenza, sono un vero e proprio «scrigno, una “Riserva” di conoscenza, un deposito di storia e bellezza, il vero polmone della ricerca archeologica nella Sibaritide».
La chiusura della prima fase delle operazioni vedrà a breve l’apertura al pubblico del magazzino E14 e, a quanto pare, una strepitosa sorpresa. Non ci resta che attendere.