7 minuti fa:Lucano davanti al carcere di Rossano: «Solidarietà per Ahmad, non è terrorismo chiedere la fine di un genocidio»
6 ore fa:Sprovieri Corigliano Volley, nona sinfonia: Lamezia travolta 3-0 e primato nel mirino
20 ore fa:Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»
21 ore fa:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
8 ore fa:Decima vittoria consecutiva per Pallavolo Rossano Asd: battuto il Castrovillari 3-0
5 ore fa:Una polpetta ha acceso la città
7 ore fa:Amministrative Castrovillari 2026: Luca Donadio e la sfida civica per ricostruire identità e futuro
2 ore fa:A Vakarici il Natale riaccende identità ed emozioni
1 ora fa:Artigiano in Fiera, Perla di Calabria conquista Milano
5 ore fa:Corigliano-Rossano apre un nuovo spazio dedicato a cultura e produzioni multimediali

Quasi 500mila reperti pronti a stupire: i magazzini del Parco Archeologico di Sibari sono uno scrigno di tesori

1 minuti di lettura

SIBARI - Circa 20mila cassette, quasi 500mila reperti – per la maggior parte ancora inediti – provenienti dall'area jonica della Calabria del Nord e da tutta la provincia di Cosenza: i magazzini del Parco sono uno scrigno, una "Riserva" di conoscenza, un deposito di storia e bellezza, il vero polmone della ricerca archeologica nella Sibaritide.

Dopo quasi un anno di studi preliminari, condotti in collaborazione con i giovani ricercatori dell'Imt Scuola Alti Studi di Lucca e dell'Università della Campania L. Vanvitelli, è entrato nel vivo il progetto di sistemazione dei depositi del Parco di Sibari.

Finalmente, quasi sette anni dopo la sua costruzione, il "nuovo" magazzino E14 posto alle spalle del Museo, si sta popolando e il suo ampio laboratorio, dotato di postazioni per la pulizia e la classificazione dei reperti, inizia finalmente a svolgere la sua funzione.

Il progetto, sotto la direzione scientifica del direttore del Parco di Sibari dottor Filippo Demma e dei professori Maria Luisa Catoni (Imt) e Carlo Rescigno (UniCampania), è coordinato da Camilla Brivio, direttrice del Laboratorio di Restauro e responsabile dell'area Valorizzazione del Parco, e Serena Guidone, ricercatrice Imt. Il lavoro di progettazione del database, che rende possibili le movimentazioni, è stato svolto in gran parte col supporto fondamentale della squadra che si occupa di progettare il sistema digitale del Parco.

Una innovazione che è anche collaborazione: circa l'11% dei reperti, infatti, non proviene dalla Sibaritide ed è di pertinenza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cosenza, che disporrà nelle riserve sibarite di uno spazio attrezzato e funzionale per lo studio e la catalogazione, e che continuerà a utilizzarne i magazzini come punto di riferimento per i reperti provenienti dagli scavi preventivi e dalle operazioni di tutela di tutta la provincia settentrionale di Cosenza.

A disposizione della Soprintendenza di Cosenza ci sarà anche il laboratorio di restauro del Parco e la collaborazione dello staff del Parco di Sibari per tutte le iniziative di valorizzazione che la Sabap intenderà intraprendere.

La chiusura della prima fase delle operazioni vedrà, a breve, l'apertura al pubblico del magazzino E14 oltre a una importante sorpresa per il pubblico che verrà resa nota nei prossimi giorni.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.