20 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
14 ore fa:Visita dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Corigliano-Rossano
15 ore fa:Dietro la violenza di genere: un fenomeno dalla profonda matrice culturale
17 ore fa:Uva risponde ad Antoniozzi: «Noi ragioniamo per l’interesse del nostro territorio senza limitarne altri»
15 ore fa:Anche il Liceo Linguistico di Rossano in testa alla classifica provinciale di Eduscopio 2024
19 ore fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
1 ora fa:Il Feudo di Pietrapaola, una feudalità che parte in epoca angioina
16 ore fa:La Vignetta dell'Eco
22 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
9 minuti fa:Estorsione, assoluzione confermata in appello per un noto imprenditore

Visite gratis al parco archeologico di Sibari: torna #domenicalmuseo

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO –  Questa domenica non perdetevi l’appuntamento con la cultura: è pure gratis. Previste visite gratuite presso il parco e il museo archeologico di Sibari che, come molte altre attrazioni d’Italia, ha aderito all’iniziativa #domenicalmuseo, l'idea del ministero della Cultura che consente l'ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali la prima domenica del mese.

Ma nel giro di una settimana l’appuntamento con la storia e l’archeologia a costo zero raddoppia: in occasione dell’8 marzo le donne potranno accedere al museo e al parco di Sibari ancora gratis.

Diversa la situazione per il museo Diocesano e del Codex. Non è una struttura pubblica, dunque non gode di alcun sovvenzionamento statale. Tuttavia anche qui si cerca di incentivare l’interesse dei cittadini attraverso promozioni e iniziative parallele. Intanto, la mostra dedicata alla Shoah e inaugurata il giorno della memoria, il 27 gennaio, anziché terminare questa domenica - come previsto -  sarà protratta fino a Pasqua. Le opere dall’artista italo-americano Frank Denota, tra pop e street art, hanno riscontrato il favore del pubblico e anche dei più giovani, spingendo la direzione a prolungare l’esposizione. Anche il museo Diocesano “festeggia” l’8 marzo: per le donne biglietto ridotto. «Prima del Covid – fa sapere la vicedirettrice del museo Cecilia Perri, dell'associazione "Insieme per camminare" -  potevamo contare su una media di 16 mila visitatori l’anno. Poi la pandemia ci ha costretto alla chiusura e adesso stiamo risalendo la china. Molto lentamente».

E intanto opinione pubblica e addetti ai lavori si spaccano sull’opportunità o meno di creare delle giornate gratuite. Se per qualcuno infatti l’iniziativa di non far pagare il biglietto contribuisce alla democratizzazione della cultura, genera curiosità e spinge i visitatori ad andare complice anche l’occasione creata ad hoc, per altri potrebbe generare l’effetto inverso facendo apparire musei e luoghi di cultura come dei posti in cui andare una volta ogni morte di papa approfittando di giornate dedicate.

Intanto dal 2014 ad oggi i visitatori di musei e siti archeologici in Calabria sono aumentati del +6,3%. Fatti salvo i dovuti distinguo del periodo pandemico.

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare