17 ore fa:Al Vintage Café la memoria diventa denuncia con la mostra "Invisibili - Donne palestinesi raccontano"
18 ore fa:Schiavonea, tra i campi e le baracche: vite invisibili tra sfruttamento e ingiustizie
9 ore fa:Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»
15 ore fa:Mormanno inaugura una straordinaria 21^ edizione di Perciavutti
10 ore fa:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
12 ore fa:Lavoratori TIS di Crosia, l'opposizione: «Negata la stabilizzazione nonostante i fondi regionali disponibili»
12 ore fa:Rossanese, notte sempre più fonda: sesta sconfitta consecutiva e crisi senza fine
16 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati ha festeggiato i 30 anni del Progetto Policoro
13 ore fa:Aggressione in carcere a Castrovillari: due agenti feriti. Il Sappe lancia l’allarme sicurezza
14 ore fa:Identità arbëreshe e diplomazia culturale nella due giorni organizzata dall’Ambasciata Albanese a Roma

Un reparto fantasma: il centro Covid di Corigliano-Rossano - VIDEO

Che il reparto Covid dell’Ospedale “Nicola Giannettasio” non fosse in regola non è di certo una novità. Ma, arrivati a quasi sei mesi dall’inizio della pandemia, la situazione stenta a migliorare. Ne è passato di tempo da quell’8 aprile 2020 che, con delibera commisariale n.379, l’Asp di Cosenza dichiarava il nosocomio cittadino centro Covid della Siabritide. A destrare preoccupazione è il percorso dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus. Basta bussare alla porta del reparto per non ricevere alcuna risposta, eppure, sempre per disposizione dell’Azienda Ospedaliera lì dovrebbero operare sedici tra medici, infermieri e Operatori Socio sanitari. Stando a quanto riferito da molti operatori dell’Ospedale il percorso, che da piano terra arriva diritto nel reparto, è fatto male, in quanto non isolato con il resto della struttura. Infatti, al centro del percorso che dovrebbe essere asettico, rimane un accesso per entrare nella cappella dell’ospedale e i muri divisori consentono lo scambio d’aria con gli ambienti attigui. Meglio non va nella zona del Pronto soccorso, dove sono allestite due tende per il pre-triage. Sono chiuse per mancanza di personale e questo non consente di fare una diagnosi preventiva da coronavirus. Finora sono stati investiti tanti soldi pubblici, oltre un milione e mezzo di euro, per allestire il Centro Covid a Corigliano-Rossano ma al momento, a quanto pare, tutto funziona a singhiozzo. di Josef Platarota