Pietrapaola, entrano nella notte in casa di un’anziana e le demoliscono l’abitazione
Nel piccolo centro del basso Jonio cresce l’allarme per i “topi d’appartamento”. Sono tanti quelli che si lamentano ma in pochi, però, denunciano alle forze dell’ordine e alle autorità competenti
PIETRAPAOLA – Nel piccolo centro di Pietrapaola, a cavallo tra il mare Jonio e l’entroterra della Sila Greca, cresce l’allarme per i topi d’appartamento. Gente che, senza molti scrupoli e senza andare molto per il sottile, irrompe nelle case anche abitate, mette tutto a soqquadro, con l’obiettivo di portare via un bottino.
Tra gli ultimi episodi c’è quello di una signora, 87enne, che nei giorni scorsi, in piena notte, si è vista piombare in casa un gruppo di vandali che le ha praticamente distrutto casa. L’accaduto è stato denunciato ai carabinieri che, come da protocollo, non essendo la donna autosufficiente, si sono recati nella casa della donna e hanno raccolto la testimonianza della vittima.
A raccontare quanto avvenuto, però, è stato il figlio dell’anziana signora postando sul suo profilo social il video (che vi proponiamo in uno stralcio) e che racconta tutta la barbarie di quell’avvenimento.
«Nella notte di venerdi 14 maggio alle ore 2,00 – racconta il figlio della vittima - mia sorella che vive con mia mamma di 87 anni (la quale ha rischiato veramente un infarto) è stata svegliata da dei rumori provenienti da una finestra e dalla rottura del vetro della stessa della casa dove abitano. Con tanta paura, si alza va a vedere cosa fosse successo, e vede dalla finestra ormai aperta, una persona scappare. Chiama prontamente il 113 che arriva sul posto abbastanza velocemente (tenendo presente la distanza), i Carabinieri constatano che era stata tranciata di netto la grata in ferro, alzata la tapparella, forzato lo sportello e rotto il vetro (danno di centinaia di euro)».
L’uomo ci dice di avere fiducia nelle istituzioni e nella giustizia. E infatti, i carabinieri hanno fatto - come sempre il loro – dovere. E probabilmente riuscirebbero a fare di più se solo ci fosse più collaborazione da parte dei cittadini. Infatti, nonostante in molti continuino a lamentare – sui social e nelle piazze – il verificarsi di questi eventi delittuosi, le denunce latitano.
C’è un clima di omertà diffusa che, ovviamente, non sostiene il lavoro delle Forze dell’ordine. Le quali, al contrario, potrebbero essere aiutate nella loro attività investigativa se solo avessero delle segnalazioni su cui lavorare. E non basta il coraggio di pochi per risolvere un problema che – si dice – è di molti.