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Carabinieri, illustrato il piano per ristrutturare le caserme in Calabria

È stata inaugurata mercoledì mattina la nuova sede del comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro, i cui uffici sono stati trasferiti dal centro di Catanzaro ai locali del comando Legione Carabinieri Calabria. Al taglio del nastro, fatto da Simona dalla Chiesa, hanno assistito il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il procuratore di Reggio Calabria Cafiero De Raho (che presto assumerà la guida della Direzione nazionale antimafia), il procuratore di Lamezia Terme Salvatore Curcio, il prefetto di Catanzaro Maria Luisa Latella, il vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi, il sindaco del capoluogo Sergio Abramo e il presidente della Provincia Enzo Bruno.  Come ha sottolineato il comandante Del Sette, la nuova sede del comando provinciale rientra in un piano di razionalizzazione che interesserà tutta la Calabria. Il trasferimento degli uffici nelle strutture del Comando Legione permetterà un risparmio di 380mila euro all’anno di affitto. «Abbiamo presentato, però, altri progetti di razionalizzazione – ha aggiunto Del Sette –. Ve ne sono due ai quali tengo moltissimo. Uno è quello che riguarda 13, ma arriveremo probabilmente a 14, stazioni in Aspromonte. Abbiamo proposto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un programma di interventi che è stato subito sposato e finanziato. Il 13 ottobre è stato finalmente registrato dalla Corte dei conti il decreto del ministro del Rio che assegnava le risorse. 15 milioni in tre anni per la ricostruzione, costruzione o ristrutturazione per adeguamento sismico di una serie di queste strutture; quindi partiremo con Seminara già nelle prossime settimane. L’obbiettivo è realizzarne cinque entro il 2018. E le rimanenti nei due anni successivi.
CARABINIERI, 20 STRUTTURE INTERESSATE DA RAZIONALIZZAZIONE
L’altro programma è quello di razionalizzazione derivante dal decreto legislativo 177 del 2016. E cioè quello che ha previsto l’accorpamento delle funzioni della gran parte del Corpo forestale dello Stato nei Carabinieri. Uno degli obiettivi della riforma era quello del risparmio per locazioni e canoni energetici. Qui in Calabria saranno 20 le strutture interessate». A Lamezia Terme e Gioia Tauro, inoltre, è stata potenziata l’attività investigativa passando gli uffici da Caserme a Gruppi.
DE RAHO: «LA POLTICA BUONA SI GUARDI DA QUELLA INQUINATA»
Hanno fatto tantissimo i carabinieri nel dare fiducia alla gente grazie all’opera di contrasto alla criminalità organizzata. Ne è sicuro Cafiero De Raho che plaude al progetto di 15 stazioni dei carabinieri in programma in Aspromonte «come ulteriore propaggine di contrasto anche là dove una volta probabilmente si era totalmente esposti al condizionamento mafioso». «In questi anni è stato fatto tantissimo – ha aggiunto il procuratore di Reggio –, non c’è stato territorio che non sia stato toccato almeno da una ondata di arresti». Il procuratore ricorda anche l’indagine “Mandamento” con 120 arresti e ricorda quella sovrastruttura parallela nella quale si trovano i soggetti riservati quelli che la ‘ndrangheta tiene per sviluppare meglio i propri interessi economici e di vicinanza a una parte della politica, quella parte della politica che a volte è stata creata dagli interessi ‘ndranghetisti. «La politica buona deve quindi guardarsi da una politica inquinata creata dalla ‘ndrangheta», ha detto il procuratore. E da una non a questa parte assistiamo anche «Ma anche la Chiesa ha cambiato totalmente il proprio corso – ha concluso il procuratore – è da circa un anno che assistiamo a delle manifestazioni chiare di ‘ndrangheta che non può essere una ‘ndrangheta cattolica, quindi non esiste un fedele ‘ndranghetista che possa ritenersi uomo di chiesa. Con questo c’è stato un sovvertimento a quella legittimazione di una volta che uno ‘ndranghetista aveva nella Chiesa».
GRATTERI: «QUI L’ELITE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA»
«La cosa più importante, il grande progetto è in realtà il fatto che il comando generale ha mandato qui l’élite della polizia giudiziaria – ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri –. La cosa importante è che qui sono arrivati oggi, nel distretto di Catanzaro, colonnelli, capitani, marescialli di altissimo profilo. Oggi il distretto di Catanzaro è diventato importante e bello, anche ai fini della carriera. Dopo un anno stiamo incominciando a raccogliere i frutti. Questo ci da buone speranze nel pensare che avremo un distretto più sicuro e con risultati ancora migliori di quelli dell’ultimo anno».
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Fonte: Corriere della Calabria