12 ore fa:Casa Serena e il caso del concorso per il direttore amministrativo: «Serve trasparenza totale»
8 ore fa:Insiti, sui social "spunta" un progetto con una grande firma: Femia firma (anche) il parco urbano
11 ore fa:Sistema penitenziario calabrese, Fns Cisl chiede maggior dialogo
9 ore fa:Colpo di mercato della Rossanese: arriva David Bessa
9 ore fa:La Calabria vola alle finali europee del Tour Music Fest 2025 con sette artisti: ecco i nomi
11 ore fa:Influenza, domani (finalmente) arrivano i vaccini a Bocchigliero. Domenica a Campana
10 ore fa:Co-Ro dice "no" alla violenza di genere: il Parco Fabiana Luzzi diventa voce delle vittime
10 ore fa:Orrico (M5s) chiede lumi a Occhiuto sulla chiusura del Consultorio di Cariati: «Servono risposte»
12 ore fa:Calcio dilettantistico, il Premio StadioRadio approda nell’Alto Jonio
8 ore fa:Cassano "in marcia" contro la violenza di genere

Verba Volant - Il calcio del futuro

1 minuti di lettura

Ricordo chiaramente quando un giorno, tra le aule della Scuola Holden, ci chiesero di scrivere accusa e difesa di un processo simulato. Il tema in questione era: può la tecnologia sostituire un allenatore di calcio? 

Nella mia arringa difendevo l'idea di una capacità empatica dell'allenatore, di un ruolo psicologico oltre che tattico, della capacità di capire gli uomini prima che i numeri, della dote di motivare prima di quella di posizionare pedine in campo, o ancora di leggere momenti di difficoltà o di carica da sfruttare a proprio favore. Prendete Mourinho, che può piacere o non piacere, ma che ha la capacità innata di leggere uomini e situazioni meglio di tanti altri; Drogba raccontava in un libro completamente dedicato all'allenatore portoghese, che Mou riusciva a motivare i suoi giocatori prevendo il futuro. In tanti infatti hanno testimoniato che in molti intervalli il mister si avventurava in discorsi che raccontavano cosa sarebbe successo nel secondo tempo e poi, effetto placebo, convinzione o fortuna, succedeva davvero quello che aveva previsto. 

Però in questo specifico caso, la questione cambia e diventa: la tecnologia può sostituire gli arbitri? Arriva una notizia importante per il Mondiale del Qatar 2022: la FIFA ha comunicato l'introduzione del fuorigioco semi-automatico. Grazie al contributo di circa 12 telecamere fisse su 29 parti del corpo dei giocatori, ed i dati provenienti da un chip inserito nel pallone, l'intelligenza artificiale calcolerà l'esatta posizione del giocatore in presunta posizione di fuorigioco.

I dati verranno analizzati in tempi brevissimi dall'intelligenza artificiale che elaborerà delle linee calcolate automaticamente, per ultima visione della sala VAR che, in ultima istanza, prenderà la decisione finale. Una volta confermata la decisione, verrà elaborata un'immagine 3D del giocatore sulla base dei dati raccolti.

In questo modo la FIFA spera di ridurre al minimo l'errore umano, garantendo una veridicità dell'incontro sportivo, guardando anche alle esperienze del tennis e del basket.

Cosa cambierà nel mondo del calcio? Quale sarà il ruolo dell'arbitro? Per Collina " l'arbitro non sarà mai un robot" e sinceramente anche io penso che la tecnologia non possa esistere senza l'uomo a gestirla.

 

Andrea Costantino Levote
Autore: Andrea Costantino Levote

Andrea Costantino Levote nasce come giornalista sportivo. Frequenta il corso di Reporting alla Scuola Holden, ma si imbuca anche alle lezioni di Cinema e di digital marketing. Vince il Premio Phoebe di Scuola Holden con il teaser Democracia. Racconta i ritratti dei giornalisti sportivi che lo hanno ispirato nel podcast "I Cantastorie", all'interno del programma Eutropia su Spotify. Diventa CEO di Jugaad Produzioni e con il cortometraggio FAME vince diversi premi internazionali, oltre a una menzione speciale al festival Ermanno Olmi. Oggi è CEO e founder di DIEZ- CREATIVE AGENCY, agenzia di comunicazione con la quale racconta il talento, occupandosi del digital marketing di start-up e di imprese.