3 ore fa:Paura nella notte a Gammicella-Seggio: incendio lambisce alcune abitazioni
28 minuti fa:Asd Corigliano Calcio, inaugurata la nuova Sede Sociale: entusiasmo, pubblico numeroso e obiettivi chiari
1 ora fa:VOLLEY - Anche Gianmarco Vindice tra i nuovi giocatori della Corigliano Volley
4 ore fa:Non ce l'ha fatta l'anziano colto da malore nel centro storico di Rossano
58 minuti fa:Spazio anche ai piccini nel cartellone estivo di Co-Ro
4 ore fa:Passaggio di consegne alla guida del Rotary Club "I Pulinit del Pollino"
4 ore fa:Trebisacce presenta il programma estivo MarEstate '25
2 ore fa:Co-Ro Summer Fest 2025: parte l'estate di eventi a Corigliano-Rossano
2 ore fa:La "polveriera" della Sila Greca: l'impegno costante dei volontari per «scongiurare una catastrofe»
16 ore fa:Incidente sulla SS531 a Crosia-Mirto: tre feriti

La "polveriera" della Sila Greca: l'impegno costante dei volontari per «scongiurare una catastrofe»

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - La Sila Greca continua a essere un fronte caldo, non solo per le temperature eccezionali di questa metà luglio, ma per il rischio incendi che incombe sui suoi boschi, trasformati in una vera e propria polveriera. Ne abbiamo scritto più volte in queste settimane (leggi qui) ma nonostante le temperature siano ancora "gestibili", l'allarme resta elevatissimo e, se finora non si è commentato il peggio, è solo grazie all'instancabile presidio delle squadre AIB e, soprattutto, dei volontari di protezione civile, che operano giorno e notte in un contesto di evidente abbandono istituzionale.

Il sottobosco, in particolare nei territori di Corigliano-Rossano, Longobucco e Acri, versa in condizioni allarmanti. Cumuli di legna secca, sfalci non rimossi e una vegetazione densa e arida costituiscono un combustibile perfetto per qualsiasi scintilla. Una situazione già denunciata ampiamente e che, a tutt'oggi, non ha visto interventi risolutivi da parte delle autorità competenti.

«La verità è che il peggio lo stiamo scongiurando solo noi che siamo sul campo, ogni giorno e ogni notte» dichiara con amarezza Santo Barone, presidente dell'Associazione Nazionale Bersaglieri - La Fenice, una delle realtà di volontariato che, insieme a "Le Aquile" di Ernesto Borromeo, rappresenta uno dei baluardi contro il disastro insieme ovviamente al lavoro incessante che continuano a compiere i Carabinieri forestali in modo permanente, sia sul fronte delle indagini che della prevenzione.

«Il nostro è un lavoro da sentinelle, monitoriamo costantemente le aree più a rischio, ma la quantità di materiale infiammabile nel sottobosco è tale che basterebbe una scintilla per scatenare l'inferno. È un disastro annunciato, quasi inevitabile, se non si interviene con la pulizia e la bonifica delle aree». La verità è che ad oggi, causa l’assenza totale di manutenzione, non esistono più le cosiddette “linee tagliafuoco” rappresentate, per lo più, da strade interpoderali tra i boschi che servono a non far tracimare il fuoco da un lato all’altro del territorio. Non esistono perché proprio su quelle strade c’è - come si vede dalle immagini - un accumulo gigantesco di vegetazione secca. 

«Siamo qui a fronteggiare una situazione che, con un minimo di prevenzione, non dovrebbe esistere. Abbiamo segnalato, denunciato, mostrato la realtà dei fatti, ma il bosco rimane una bomba a orologeria. È frustrante vedere tanta incuria. Limitare i danni, ora, sarebbe già un'impresa titanica data la mole di legna e vegetazione secca».

L'arrivo dei supporti tecnici, provenienti solitamente dalla regione Piemonte, è previsto, come di consueto, per il mese di agosto. «Noi non ci tiriamo indietro, siamo qui per proteggere il nostro territorio e le nostre comunità ma - aggiunge Barone - non possiamo sostituirci a una pianificazione e a una gestione del territorio che dovrebbero essere in capo agli enti preposti».

La preoccupazione è palpabile. Il rischio non è solo ecologico, con la distruzione di ettari di patrimonio forestale, ma anche per la sicurezza delle comunità che vivono a ridosso dei boschi. La Sila Greca attende ancora interventi massicci e immediati. Prima che l'opera instancabile dei volontari non basti più a contenere la furia del fuoco.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.