Violenze allo stadio, Stasi: «Pagina vergognosa. Si è superato il segno»
Il sindaco di Co-Ro commenta quanto accaduto allo Stefano Rizzo: «Come comunità siamo molto più dispiaciuti per il triste spettacolo intorno agli spalti che per il risultato sportivo, uno spettacolo che non dovrà ripetersi mai più»
CORIGLIANO-ROSSANO - Oggi, purtroppo, allo Stefano Rizzo abbiamo dovuto raccontare non una domenica di sport, ma di violenze.
Una parte della tifoseria rossanese, esasperata dal risultato e dal nervosismo in campo, ha abbandonato gli spalti e ha raggiunto la zona occupata dai sostenitori del Trebisacce, lanciando pietre e oggetti contundenti. Nel parapiglia, una donna è rimasta ferita, costringendo le forze dell’ordine e gli addetti alla sicurezza a sospendere la gara per diversi minuti.
Su quanto accaduto è intervenuto anche il sindaco della Città, Flavio Stasi, che così scrive: «Una pagina vergognosa, che non ha nulla a che vedere con il calcio e con lo sport. I tifosi veri, quando opportuno, possono date vita a proteste sportive, anche dure. Gli imbecilli, invece, fanno cose come quelle accadute oggi, che con il calcio, lo sport, la vita sociale, con la città di Corigliano-Rossano non c'entrano nulla».
«Già le voci di qualche settimana fa di alcuni calciatori presi di mira non mi erano affatto piaciute. Oggi si è superato il segno. L'anno scorso ho portato mia figlia di 3 anni a vedere la partita e si è divertita molto, e come tanti papà intendo continuare a farlo senza che questo gruppo minoritario di imbecilli lo impedisca».
«Siamo in migliaia ad essere tifosi veri delle nostre squadre: prendiamo apertamente le distanze da chi confonde la partita con il proprio circo e non merita di stare nei nostri impianti. Faccio i complimenti al Trebisacce per la splendida prestazione. Come comunità siamo molto più dispiaciuti per il triste spettacolo intorno agli spalti che per il risultato sportivo, uno spettacolo che non dovrà ripetersi mai più».