Il Majorana di Co-Ro ottiene il premio regionale "Ti Sbullu!"
Madera: «Un riconoscimento che non celebra un singolo prodotto creativo, ma valorizza un lavoro educativo quotidiano fondato sulla formazione integrale della persona, sulla cultura del rispetto, della legalità e della responsabilità digitale»
CORIGLIANO-ROSSANO – «C’è un’idea di scuola che non si limita a istruire, ma sceglie di prendersi cura. Di educare alla relazione, alla responsabilità, alla consapevolezza digitale. È questa la visione che l’IIS Industriale-Alberghiero-Agrario Majorana di Corigliano-Rossano continua a praticare ogni giorno e che oggi trova un riconoscimento pubblico: una scuola che affronta le piaghe sociali del bullismo e del cyberbullismo non come emergenze episodiche, ma come questioni culturali che interrogano il modo stesso di stare insieme.
È quanto fa sapere il dirigente scolastico Saverio Madera commentando, soddisfatto, il riconoscimento ottenuto dall’Istituto nella prima edizione del concorso "Ti Sbullu!", promosso dal Consiglio regionale della Calabria e dal Garante regionale per la tutela delle vittime di reato. «Un premio che – sottolinea - non celebra un singolo prodotto creativo, ma valorizza un lavoro educativo quotidiano fondato sulla formazione integrale della persona, sulla cultura del rispetto, della legalità e della responsabilità digitale».
Realizzato dagli studenti Cristian Beraldi, Laura Madeo e Martina Salerno, con il supporto della docente Maria Letizia Guagliardi, referente del progetto, il lavoro premiato nasce da un percorso che ha messo al centro gli studenti come soggetti attivi, capaci di leggere il proprio tempo e di restituirlo in forma narrativa, simbolica, comunicativa. Attraverso linguaggi contemporanei, i ragazzi hanno scelto di raccontare il bullismo e il cyberbullismo non come dinamiche unidirezionali, ma come forme di sofferenza che attraversano relazioni distorte e silenzi collettivi. Un messaggio chiaro: non si combatte il disagio con la colpevolizzazione, ma con la consapevolezza e la corresponsabilità.
Il riconoscimento rafforza l’idea che la scuola debba essere il primo luogo in cui si costruisce un uso critico e responsabile delle tecnologie. Per il Majorana, educare alla cittadinanza digitale significa fornire strumenti di lettura, senso etico, capacità di scegliere. Significa aiutare i giovani a riconoscere i confini tra comunicazione e violenza, tra libertà e sopraffazione, tra rete e realtà.
Nel ringraziare gli studenti protagonisti del progetto e i docenti che li hanno accompagnati, il dirigente ribadisce che «risultati come questo sono sempre il frutto di una comunità scolastica coesa, che lavora con metodo, passione e visione. Una comunità che non delega l’educazione al rispetto a momenti simbolici, ma - conclude Madera - la costruisce nel quotidiano, nelle aule, nei laboratori, nelle relazioni».
Il riconoscimento del Consiglio regionale conferma una convinzione profonda: «investire sull’educazione alla legalità e al rispetto dell’altro significa costruire le basi di una società più giusta, inclusiva e consapevole. Il Majorana continuerà, con determinazione, a promuovere percorsi che rendano i giovani cittadini capaci di essere motore di cambiamento positivo, per il territorio e per la Calabria tutta».