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Trasporto pubblico e pedonalizzazione, al via i cantieri. Stasi: «Nessun trauma per la città»

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CORIGLIANO-ROSSANO – Dopo l’ufficialità sull'assegnazione del finanziamento di 6 milioni di euro da parte della Regione Calabria per gli interventi di rigenerazione urbana legati al trasporto pubblico locale e alla mobilità sostenibile di Corigliano-Rossano, si aprono, per la città, numerose questioni, sia di natura tecnica che di impatto socio-economico.

La notizia, già anticipata nelle scorse settimane e ora confermata dal Decreto Dirigenziale n. 18947 del 10 dicembre 2025, sancisce il passaggio dalla fase degli annunci a quella dell’attuazione (leggi qui).

Il finanziamento, lo abbiamo ricordato più volte, è suddiviso in tre progetti: 3 milioni di euro per il BRT Corigliano, destinati al miglioramento dell’accessibilità alla stazione ferroviaria e alla velocizzazione del TPL urbano; 2 milioni di euro per il BRT Rossano, con interventi lungo via Madre Isabella De Rosis; e 1 milione di euro per la pedonalizzazione dell’area centrale di Rossano, adiacenti alla stazione e alla futura autostazione.

Si tratta di opere che incidono direttamente sulla mobilità e sull’assetto urbano dei due centri, mettendo in discussione modalità consolidate di attraversamento e fruizione degli spazi pubblici. Ed è proprio su questo terreno, ora che le risorse sono state assegnate, che si apre il tema decisivo della messa a terra delle opere.

E, proprio in virtù di questa novità, abbiamo chiesto al sindaco Flavio Stasi quali saranno i tempi di avvio e di conclusione dei lavori, ora che il finanziamento è stato ufficialmente concesso. Alla domanda, però, una risposta puntuale su date e scadenze non è ancora arrivata.

«La bella notizia è che siamo l’unica città non capoluogo di provincia che ha ottenuto questo finanziamento - ha sottolineato il primo cittadino -. Ovviamente siamo in una fase embrionale, di scheda progettuale, attraverso la quale abbiamo impostato una visione, cercando di individuare le criticità del nostro tessuto urbano». Stasi ha poi elencato le priorità: l’accessibilità degli autobus in piazza Valdastri a Corigliano, davanti alla stazione ferroviaria, per evitare le soste improprie attuali, l’accesso allo scalo di Rossano lungo via Madre Isabella De Rosis, da velocizzare e riqualificare e, infine, la “sfida” delle pedonalizzazioni e dei centri commerciali all’aperto lungo le due vie Nazionali, collegata al trasporto pubblico locale.

«Da adesso in poi, col decreto ufficiale, partiranno anche i confronti con i commercianti - ha aggiunto -. Saranno scelte importanti e forti, ma vogliamo condividerle con i diretti interessati. Dietro c’è una nuova visione e l’idea di imprimere un nuovo sviluppo ai nostri centri e al nostro tessuto commerciale». Solo dopo questa fase di condivisione, ha spiegato il sindaco, si passerà alla progettazione più avanzata e quindi all’inizio dei lavori.

Resta però aperta la questione dell’impatto dei cantieri sulla viabilità quotidiana, tema che preoccupa residenti e operatori economici. Anche qui il sindaco ha rassicurato, ricordando che sarà possibile fare ricorso agli strumenti già esistenti di pianificazione: «Una prima rimodulazione della viabilità l’abbiamo già nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile approvato due anni fa - ha detto -. Sono cose che abbiamo già previsto e che non causeranno traumi alla città». Secondo Stasi, sia la nuova viabilità sia la fase di cantiere saranno gestite in modo da evitare disagi, grazie ai modelli di viabilità alternativa già previsti dal PUMS.

L’intervento viene presentato come un’occasione storica per rilanciare lo sviluppo commerciale dei centri urbani, oggi messi in difficoltà dai grandi centri commerciali extraurbani e dall’e-commerce. «Per rigenerarsi c’è bisogno di offrire servizi integrati – ha concluso il sindaco – creando centri commerciali all’aperto, piccoli salotti urbani all’interno dei nostri scali».

Una visione ambiziosa, dunque, sostenuta da un finanziamento rilevante e da un atto regionale formale. Resta però il nodo dei tempi: quando partiranno concretamente i cantieri e quando la città potrà misurare gli effetti di questa trasformazione? Domande legittime, soprattutto ora che la fase degli annunci sembra finalmente superata, ma alle quali – almeno per il momento – non ci sono risposte certe.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.