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Il salotto diffuso di Vakarici invaso dai visitatori

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VACCARIZZO A. – L’intero perimetro del borgo circolare di Vakarici brulicante fino a tarda notte di gente come forse mai si era visto prima. Il museo all’aperto che prende forma e colore attraverso l’inaugurazione dell’opera dedicata al costume tradizionale. La commozione sui volti dei produttori e delle produttrici, vincitori e vincitrici del Concorso. La musica tradizionale che incontra quella contemporanea. Palazzo Elmo che apre le sue porte per ospitare mostre d’arte. Lo street food autentico dell’agrichef Enzo Barbieri in piazza.

«Sono, queste – dichiara il Sindaco Antonio Pomillo che si dice molto soddisfatto della riuscita dell’evento oltre ogni aspettativa - alcune delle istantanee dell’edizione da record, la ventesima del Concorso dei Vini Arbëreshë, ospitata nei giorni scorsi nel salotto diffuso di Vakarici che si è confermato, anche questa volta, come modello vincente di destinazione turistico-esperienziale, esportabile e replicabile, una delle proposte identitarie più importanti della regione. Ci si prepara adesso al secondo grande evento dell’estate esperienziale di Vakarici: la 42esima edizione della Rassegna del Costume Arbereshe».

L’evento è stato inaugurato dalla scopertura dell’opera in corten, installata in quello che, una volta completata la strada SP 180 realizzata dalla Regione Calabria, diventerà l’ingresso principale al salotto diffuso di Vakarici. L’alto-rilievo è stato progettato dagli architetti Antonio Pignataro e Susi Morrone, rappresenta una danza e soprattutto il costume tradizionale nei 3 colori, verde azzurro e amaranto. Finanziata con fondi CIPESS (Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) nell’ambito del progetto UDHËT GJITONIA, le Strade della Gjtonia che coinvolge i comuni di San Cosmo Albanese, Vaccarizzo Albanese e San Giorgio Albanese, l’opera rientra, in particolare, tra i lavori di Rifunzionalizzazione ed Ampliamento del Museo del Costume e degli Ori Arbëreshë e Creazione del Museo all’aperto della Cultura e dell’Identità Albanese (Programma CIS Calabria Svelare Bellezza). L’opera segue all’inaugurazione avvenuta nei mesi scorsi in occasione del gemellaggio con la città di Berat, della nuova segnaletica stradale e di benvenuto nel borgo circolare arbëresh.

In occasione della speciale edizione del Concorso dei Vini Arbëreshë è stato inaugurato anche Palazzo Elmo, dimora storica di proprietà degli eredi Elmo, donata in comodato gratuito al Comune. L’immobile, situato tra Vico Torino e Piazza degli Emigranti ha ospitato la collettiva A PICCOLI SORSI D’ARTE, promossa da Rossella D’aula e l’associazione Adrobart. Vi hanno partecipato i piccoli allievi dei corsi promossi dalla D’Adua che vanno dai 6 ai 19 anni. Palazzo Elmo ha ospitato anche la mostra Libere per Costituzione di Margherita Madeo, co-autrice dell’omonimo libro che raccoglie le testimonianze delle 21 donne che hanno fatto l'Italia.

 Alla cerimonia di premiazione insieme al Sindaco Antonio Pomillo che ha ringraziato i produttori partecipanti al Concorso e le cantine calabresi, albanesi e kosovare che hanno partecipato all’evento, sono saliti sul palco allestito in Piazza, anche la Presidente della Terza Commissione del Consiglio Regionale e delegata del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alle relazioni tra l'assise regionale e le comunità italo-albanesi, Pasqualina Straface, il direttore artistico dell’evento Roberto Cannizzaro, l’assessore Giovanni Romano ed i consiglieri comunali Annunziata Sposato e Stefano Minisci; i sindaci di Spezzano Albanese Ferdinando Nociti, di Civita Alessandro Tocci, di San Cosmo Albanese Damiano Baffa, di Santa Sofia d’Epiro Daniele Atanasio Sisca e di San Giorgio Albanese, Gianni Gabriele.

Durante la cerimonia di premiazione è stata consegnata dal Sindaco Pomillo e dal responsabile comunicazione del progetto Vakarici, Il Salotto Diffuso Lenin Montesanto che ne ha illustrato le motivazioni, anche una menzione speciale a Rossella Natalia Stamati di Plataci, donna viticultrice eroica arbëreshe e – si legge - tra gli esempi più acuti e tenaci di giovane ritorno manageriale alla terra. Attraverso la sua esperienza imprenditoriale, letteralmente abbarbicata ad un'altitudine di 700 metri sul livello del mare, espressione autentica ed autoctona di ciò che viene definita viticoltura eroica, la giovane imprenditrice arbëreshe continua a dimostrare la straordinaria capacità di sublimare e coniugare il valore della viticoltura di qualità con la narrazione autentica del territorio. Con gli itinerari alla scoperta dei borghi dell’Arberia, offre agli ospiti e cittadini temporanei di Pllatëni, non solo un prodotto, ma un’esperienza di senso. Il suo – si legge ancora nella motivazione – è un modello imprenditoriale che interpreta l’eroicità come strumento capace di far dialogare tradizione e innovazione e consegnare al futuro la memoria di saperi. L’imprenditrice Stamati trasforma i limiti in opportunità e propone percorsi turistici esperienziali capaci di valorizzare il senso dei luoghi. Rappresenta un esempio virtuoso di impresa che comunica entusiasmo, autenticità ed ottimismo, restituendo sorrisi e valore al territorio e alla comunità.

Per i vini bianchi hanno guadagnato le prime tre posizioni del podio Francesco Pugliese di San Basile (3° posto), Mario Azzinari di Santa Sofia d’Epiro (2° posto) e Raffaelo Tocci di San Cosmo Albanese (1° posto). Le menzioni speciali sono state assegnate ad Andrea De Marco di Spezzano Albanese e Marco Scura di Vaccarizzo Albanese.

Cosmo Corina di Vaccarizzo Albanese, Francesco Pisarra di San Giorgio Albanese e Giuseppe Carlomagno di Civita sono rispettivamente il terzo, il secondo ed il primo classificato della categoria vini rosati. La menzione speciale è andata Cosimo Algieri di San Giorgio Albanese e Salvatore Borescio di Lungro.

 Giuseppantonio Tocci di San Martino Di Finita e Leopoldo Bellucci di San Demetrio Corone sono i destinati delle menzioni speciali per la categoria vini rossi. Hanno sfiorato il podio conquistato, invece, da Michele Policastro di Frascineto (3° posto), Algieri Giorgio di San Giorgio Albanese (2° posto) e Salvatore Bua di Vaccarizzo Albanese (1° posto). Per l’edizione 2025 è stata aggiunta la categoria vini speciali dove sono stati valutati anche passiti e frizzanti. È risultato vincitore di questa Cislariu Andrei di San Demetrio Corone.

Da Civita a Frascineto, da San Basile a Spezzano Albanese, da Santa Sofia D’Epiro, a San Demetrio Corone, da San Giorgio Albanese a Plataci, da Vaccarizzo Albanese, a San Benedetto Ullano, da San Martino di Finita a San Cosmo Albanese, da Firmo a Lungro, da Acquaformosa a Farneta, frazione del comune di Castroregio, fino alle due potentine San Paolo Albanese e San Costantino Albanese. Ha toccato più di 15 comunità e ha coinvolto più di 100 produttori di vini arbëreshë, selezionati e recuperati da Padre Elia Hagi al quale il Sindaco rinnova la gratitudine per l’impegno e la diponibilità, la XX edizione del Concorso che si è chiuso in piazza Scura con la Violin Performance di Francesco Falcone, la Zoe’ Live Band ed il Dj set di Franco Siciliano. 

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.