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Manca l'acqua in casa, anziana costretta a fare le valige per sfuggire ai disagi

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SPEZZANO ALBANESE – La grave emergenza idrica che sta interessando da tempo il comune di Spezzano Albanese ha assunto oggi toni drammatici per molte famiglie, costrette a stravolgere la propria quotidianità e le proprie abitudini a causa della mancata erogazione di acqua.

Come raccontavamo solo pochi giorni fa, l'acqua potabile viene erogata ai residenti per un periodo irrisorio di sole 2-3 ore al giorno per zona e ciò crea innumerevoli disagi che compromettono seriamente la salute pubblica e l'igiene, la qualità della vita dei cittadini e il diritto fondamentale all'accesso a questo bene essenziale e prezioso.

A segnalarci un ulteriore – drammatico – sviluppo è, ancora una volta, Domenico Gullo, abitante del paese arbëreshë, che ci informa di un problema che lo ha interessato da vicino e che purtroppo continua a mette in luce l'impatto devastante di questa carenza idrica cronica sulla vita delle persone più vulnerabili.

«Mia madre, una donna di 92 anni, - ci racconta - è stata recentemente costretta ad abbandonare la sua casa a Spezzano Albanese. La persistente mancanza d'acqua potabile, che in questi ultimi giorni non è stata erogata nemmeno per quelle due o tre ore al giorno, le ha reso impossibile continuare a vivere autonomamente nella sua abitazione. Ha dovuto cercare ospitalità presso sua sorella, che ha 96 anni, anch'essa residente nella zona e con le proprie difficoltà».

«Questa vicenda personale, che si aggiunge alle difficoltà già note di intere famiglie, - ha sottolineato con rammarico Gullo - evidenzia come la carenza idrica a Spezzano Albanese non sia solo un disagio, ma una vera e propria emergenza umana e sociale che sta strappando anziani dalle loro case, compromettendo la loro dignità e sicurezza».

A pensarci bene, è assurdo constatare che nel 2025, mentre si discute di città sostenibili, di transizione ecologica, di nuove frontiere del benessere e di come sia possibile (e auspicabile) adottare nuovi modelli per abitare i luoghi in maniera consapevole, ci sia ancora chi è costretto a fare i conti con la mancanza di acqua!

È il paradosso del nostro tempo, l’indifferenza di chia ha competenze si è fatta sistema e l’acqua, diritto universale, diventa un lusso a giorni alterni. E così, mentre si progettano grandi opere e piani decennali di sviluppo, c’è chi, nel silenzio, deve abbandonare la propria casa per sopravvivere.

«Ritengo che raccontare la storia di mia madre e di altre persone anziane costrette a queste scelte disperate – ha aggiunto amaramente Gullo - possa dare ancora più voce e urgenza a questo annoso problema, trasformando i dati in volti e sofferenze concrete».

L’incertezza delle responsabilità

Nel frattempo, dopo le sollecitazioni dello stesso Gullo che aveva sottoposto il problema agli enti competenti, Sorical ha fatto sapere che «al momento la società non gestisce la distribuzione ma solo l'adduzione al comune di Spezzano Albanese. Conseguentemente, la richiesta di risoluzione della problematica deve essere indirizzata al Comune che ha in gestione il serbatoio che alimenta lo stabile di che trattasi. Per completezza di informazione, si precisa che all'esito delle opportune verifiche, l'Ufficio tecnico territorialmente competente ha comunicato di non essere a conoscenza di problematiche sulla fornitura idrica resa da Sorical ai serbatoi Comunali».

Ma la questione non appare del tutto chiara. «Sorical – precisa Gullo - è stata affidata come gestore unico del Servizio Idrico Integrato (SII) nell'Ambito Unico Regionale della Calabria. Il concetto di "servizio idrico integrato" include tutte le fasi: captazione, adduzione, potabilizzazione, distribuzione, fognatura e depurazione. E sul Processo di Subentro: in passato, la distribuzione all'interno dei Comuni era spesso gestita dai Comuni stessi o da piccole società locali. Con il nuovo affidamento, Sorical è nel pieno di un processo di subentro graduale e completo, che la porterà a gestire l'intera filiera in tutti i Comuni calabresi. Questo significa che, progressivamente, Sorical sta assumendo (o ha già assunto, a seconda dello stato di avanzamento per il singolo Comune) la responsabilità diretta anche delle reti di distribuzione interne ai centri abitati».

Per quanto riguarda, invece, la Responsabilità dei Guasti e Servizi Commerciali, osserva ancora: «I risultati di ricerca indicano chiaramente che Sorical gestisce un numero per la segnalazione guasti (800 069 129) che copre "interruzioni o cali di pressione" e "perdite d'acqua su rete pubblica", e offre servizi commerciali come l'attivazione di contratti e la gestione delle bollette. Questi sono tutti indicatori di una responsabilità che va oltre la semplice adduzione e si estende alla distribuzione finale agli utenti. Al contempo, i documenti ufficiali e le dichiarazioni di Sorical stessa evidenziano l'obiettivo di gestire l'intero sistema idrico, incluse le reti di distribuzione idrica comunali».

«Quindi – conclude - sebbene il passaggio della gestione da Comuni a Sorical sia un processo complesso che potrebbe avere tempistiche diverse per ogni realtà locale, la chiara direzione è che Sorical diventi l'unico responsabile di tutte le componenti del servizio idrico, inclusa la distribuzione a livello comunale come a Spezzano Albanese».

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.