Torna a "sanguinare" la piaga del randagismo a Corigliano-Rossano
Una ferita che non si è mai rimarginata e che desta preoccupazione nei cittadini, uno dei quali scrive al sindaco: «Io spero che tu faccia qualcosa per i cani, anime innocenti che hanno solo la colpa di essere venuti al mondo»
CORIGLIANO-ROSSANO - Torna a destare preoccupazione a Corigliano-Rossano la questione del randagismo. Sebbene questa piaga non sia mai scomparsa, sembra che in alcuni periodi si acuisca causando enormi disagi ai cittadini e non solo.
Ed è proprio uno di questi che ci ha inviato una sua lettera, indirizzata al sindaco della Città, Flavio Stasi. Una segnalazione diversa dalle altre, perché Pasquale Laurenzano (così si chiama il nostro lettore) non chiede di risolvere questa questione per ragioni di decoro o sicurezza, ma chiede di intervenire proprio per aiutare i cani che vagano senza meta per il territorio, spesso stanziando per strada in pessime condizioni. «Io spero - scrive - che tu faccia qualcosa per loro... i cani, anime innocenti che hanno solo la colpa di essere venuti al mondo».
Il nostro concittadino prova a "mettersi nei panni" di queste creature e sottoline che anche la stessa lodevole iniziativa della raccolta differenziata porta a porta ha in qualche modo influito negativamente per i randagi. «Io come tante altre persone che amiamo queste anime innocenti, abituati a lasciare qualcosa da mangiare nei pressi dei cassonetti, oggi non abbiamo più questa possibilità. Ti chiedo da cittadino e da persona che ama gli animali, di fare qualcosa di tangibile, per la nostra città, ma anche e soprattutto per queste anime innocenti».
La questione del randagismo è scottante e divisiva. Se da un lato ci sono persone come Pasquale che non hanno problemi a "convivere" con i randagi, e anzi si preoccupano per loro, dall'altra parte ci sono tanti altri cittadini che hanno paura persino di passeggiare liberamente sul lungomare, o nelle contrade perché lì è facile imbattersi in un branco di cani, spesso affamati... e l'incontro può rivelarsi non del tutto piacevole.
Per quanto riguarda gli strumenti per combattere questo fenomeno, è stata approvata, solo qualche mese fa, una legge regionale per regolare il randagismo e sostenere gli animali d'affezione. Questa legge, nonostante sia un unicum in Calabria e in tutto il meridione, ha bisogno di essere supportata anche dall'azione degli altri enti, come l'Azienda sanitaria e i Comuni.
Serve un'azione corale. È necessario avere una visione delle azioni da compiere, stilare una programmazione dettagliata e agire in fretta per affrontare questa questione. L'augurio è quello che si possano trovare le soluzioni più concrete e immediate per risolvere il problema, rendendo felici cittadini e animali.