Cinque anni fa nasceva la città di Corigliano-Rossano «un modello guardato con attenzione»
«Una giornata storica» la definisce il sindaco Flavio Stasi che ha reso noto con orgoglio i risultati raggiunti, in questi primi anni. Tanti quelli prefissati e che saranno compiuti
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il 31 marzo 2018 nasceva, ufficialmente, la città di Corigliano-Rossano, una giornata storica. Città nata per effetto di una fusione votata nel corso di un referendum popolare. Una Città unica e per la quale l'amministrazione in carica sta lavorando senza sosta. Una città in un'area strategica per lo sviluppo per la Calabria e dalle grandi potenzialità di sviluppo economico e produttivo. Tanti i risultati raggiunti, in questi primi anni, tanti quelli prefissati e che saranno compiuti».
È quanto si apprende da un comunicato stampa del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
«Certo, ci sono state e ci sono ancora anche tante difficoltà: in primis lo stato nella quale abbiamo trovato i servizi sul grande territorio cittadino, senza dimenticarsi che al nostro insediamento abbiamo ereditato praticamente ancora due macchine comunali divise (ed inefficienti) e che dopo pochi mesi è iniziata l'emergenza pandemica. Il lavoro per l'integrazione della macchina comunale e dei servizi è iniziato subito e non è ancora terminato: pezzo per pezzo si sta procedendo all'adeguamento di ogni contratto, servizio, strumento. Ma soprattutto tanti percorsi di sviluppo, miglioramento della qualità della vita e prospettive attivati grazie alla fusione, alla rigorosa programmazione dell'Amministrazione ed alla nostra visione di città».
«Dai Pinqua, alle prospettive aperte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tanti i bandi a cui abbiamo potuto partecipare e vincere, portando linfa vitale. Nuova economia. L'accelerazione degli ultimi giorni sull'ammodernamento della strada statale 106, alle recenti novità riguardanti la centrale Enel di Sant'Irene. Ai lavori continui e costanti su strade, tubazioni, fognature. L'attenzione verso i centri storici. La scelta di mantenere le sedi comunali in luoghi di riscoperta e che vanno vissuti. Con una visione chiara e a lungo termine di quello che è e sarà la Corigliano-Rossano di oggi. Una città in costante crescita pur in una situazione nazionale e mondiale di estrema difficoltà, dalla pandemia alla guerra, dai rincari alla mancanza di infrastrutture».
«Quello di Corigliano-Rossano è un modello guardato con attenzione da tutta Italia, essere al Sud rende il percorso intrapreso ancor più importante ed ambizioso. Come sempre i cambiamenti, nel migliore dei casi, spaventano. In altri casi, invece, siamo perfettamente consapevoli e contenti del fatto che la fusione e la nostra amministrazione ha sradicato alcuni sistemi di potere che, proprio per questo, sono preda di una costante nostalgia, ma sappiamo che la maggioranza della nostra comunità - gente laboriosa, onesta, intraprendente – guarda al futuro, ed è ciò che dobbiamo fare sempre, consapevoli delle difficoltà ma anche delle nostre potenzialità. Il lavoro da fare è ancora tanto, ed intendiamo continuare a farlo, giorno dopo giorno, per rendere migliore la nostra terra».