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Il Ponte sul Saraceno è ancora interdetto al transito dei mezzi pesanti: una storia lunga anni

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TREBISACCE - Nel dicembre del 2020, l'allora presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci comunicava all'allora sindaco di Trebisacce Franco Mundo un importante finanziamento pari a 335.000,00 euro destinato al completamento dei lavori di rifacimento del ponte sul torrente Saraceno (Leggi qui).

Oggi pare che questi fondi saranno finalmente utilizzati perché a quanto emerso è in fase di progettazione il nuovo intervento sul ponte, struttura risalente al periodo del ventennio fascista, che collega sulla Sp 253 al Km 48, il comune di Villapiana e quello di Trebisacce. Entro fine anno la progettazione dovrebbe essere completata. Successivamente la Provincia di Cosenza dovrà mandare in appalto i lavori.

Indicativamente, se tutto va bene, gli stessi potrebbero concludersi entro fine giugno, salvo, naturalmente, imponderabili ritardi imprevisti e imprevedibili, ma, per esperienza di chi scrive, ipotizzabili.

Tanto è emerso da una confronto telefonico con l'Ingegnere Gianluca Morrone, Dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Cosenza, ente competente per quel determinato tratto di strada.

Il ponte, che ad oggi è ancora chiuso al traffico dei mezzi pesanti, cioè sopra le 3,5 tonnelate, quali per esempio gli autobus che permettono il trasposto quotidiano sulla costa ionica, è stato a lungo oggetto di polemiche e discussioni dato che, per questioni di sicurezza, venne chiuso al traffico, comportando non pochi problemi di viabilità, per un periodo non breve.

Dopo importanti lavori di ristrutturazione aventi ad oggetti la parte inferiore della struttura, nonostante la riapertura del ponte al traffico, prima a senso unico alternato e poi in entrambi i sensi di marcia, la limitazione per il mezzi pesanti persiste.

Questo significa che se è un autobus di linea deve recarsi da Trebisacce a Villapiana o viceversa, per traspostare, ad esempio, gli studenti che si recano negli istituti d'istruzione superiore della cittadina ionica lo stesso dovrà bypassare quel tratto di strada immettendosi sulla E90 (Comunemente chiamata 106Bis) per poi uscire, superato l'ostacolo nuovamente, nuovamente sulla Sp 253.

Superfluo indicare come queste manovre creino ritardi, difficoltà e non poco fastidio, oltre che accrescere i rischi che sono propri di qualsiasi spostamento, tanto che diversi utenti hanno segnalato la problematica.

Il nuovo progetto prevede il risanamento degli archi superiori del Ponte e un'impermeabilizzazione dell'intera struttura, oltre che la sistemazione dei canali di scolo per le acque meteoriche. Ovviamente, in questa fase di progettazione, i tecnici porrano in essere tutte le misurazioni e valutazioni necessarie a definire il progetto tra le cui finalità dovrà necessariamente esserci la riapertura completa del traffico. Va tenuto conto, nella valutazone generale, dell'età della struttura, che non permette interventi di totali rifacimento, ma solo interventi di manutenzione.
La prudenza è, fisiologicamente, d'obbligo. Ma quanto ci costa in termine di disservizio la necessaria prudenza?

La domanda che viene da porsi è dunque a seguente: tenendo conto dello sviluppo dei lavori, dei tempi legati alla fase della progettazione, dell'affidamento dell'appalto e dell'esecuzione dei lavori, si rischia di avere nuovamente il ponte sul Saraceno chiuso nel periodo estivo?

O i tempi saranno più lunghi, superando i mesi di vacanza? O più brevi, consegnando un percorso più lineare al territorio per l'estate?

Lo scopriremo solo attendendo. O, magari, qualcuno potrebbe cercare di avere una risposta prima?

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.