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Mandatoriccio, i “lordazzi” non sono soltanto nostrani: località Ginestre in balìa dei rifiuti

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MANDATORICCIO - Apprendiamo una triste e netta differenza tra la gestione rifiuti nella zona abitata prevalentemente dai cittadini mandatoriccesi e località “Ginestre”, popolata prevalentemente da turisti nella corrente stagione estiva, e attualmente in balìa della spazzatura.

Questa immenso gap è diventato ormai tangibile; villaggi e lidi turistici sul mare sono corredati dalla presenza scomoda di cumuli di rifiuti. Oltre ad indicare una mancanza di vigilanza e soverglianza degli organismi competenti, ciò è sintomo di una palese noncuranza del rispetto dell'ambiente e di totale assenza di senso civico da parte di chi soggiorna nella nostra terra.

L'abbandono selvaggio dei rifiuti alla marina di Mandatoriccio è prassi tutte le estati, ma non deve essere concepito come normale. La popolazione in questo periodo si triplica e accanto allo scorretto comportamento dei “lordazzi” - che sembrano provenire più da fuori - nasce l'esigenza di una maggiore e tempestiva programmazione della raccolta rifiuti.

I villeggianti spesso forti del motto: “Qui non c'è nulla e nulla funziona” si sentono probabilmente autorizzati a trasgredire. Il senso civico non va in vancanza e i turisti dovrebbero capirlo. Nella “terra di nessuno” non è comunque concesso il deturpamento ambientale. Urgono politiche intransigenti, sanzioni amministrative esemplari nei confronti di chi compie l'abbandono dei rifiuti in strada, che è reato.

La situazione viene denunciata nuovamente anche dal Circolo Legambiente “Nicà”, di cui riportiamo un'affermazione importante che speriamo possa indurre alla riflessione e all'azione: «Questo tipo di turismo non può più andare avanti, il turista che sceglie di trascorrere le vacanze nel nostro territorio deve rispettare le regole imposte dalle amministrazioni comunali inerenti il calendario della raccolta differenziata».

 

Virginia Diaco
Autore: Virginia Diaco

Studio materie umanistiche e amo scrivere. Ho ricevuto diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui il V Premio Internazionale di poesia “Giovanni Bertacchi” con la poesia “Preghiera alla vita che toglie vita” e la Menzione della Giuria nella prima edizione del Concorso Letterario Internazionale “Il Viaggio” con la poesia “Consumato negli occhi”. Attraverso le parole esprimo il mio mondo, grazie ad esse conosco quello altrui. Lo scopo più forte che sento di avere è quello di rendere giustizia - quanto più possibile - alla bellezza, all’arte e alle vulnerabilità sociali.