Cariati, apertura ospedale: i comitati chiedono la convocazione della Conferenza dei sindaci
L'appello dei cittadini cariatesi al sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi: «Per confermare e rafforzare le direttive espresse dalla Regione serve anche che i territori ratifichino la volontà di riaprire il Vittorio Cosentino»
CARIATI - I cittadini di Cariati, impiegati da anni nella battaglia per la riapertura dell'ospedale di Cariati, chiedono ora un sussulto da parte del sindaco di Corigliano-Rossano nonché presidente della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Cosenza, Flavio Stasi. Ad avviso dei comitati civici per la riattivazione del "Vittorio Cosentino" è opportuno che dopo le direttive espresse dalla Regione Calabria venga fuori e si palesi anche la volontà dei territori, e quindi dei comuni, per istituzionalizzare - di fatto - la vertenza. E uno dei passaggi chiave è proprio la deliberazione della Conferenza dei sindaci della provincia di Cosenza sulla sanità.
«A seguito della nomina a Commissario per la Sanità del Presidente di Regione Occhiuto e delle sue ripetute dichiarazioni sul Piano Ospedaliero e sulla destinazione del Vittorio Cosentino di Cariati all'interno della rete regionale per acuti come Ospedale di Zona Disagiata - scrivono oggi dai comitati civici cariatesi - e a seguito dell'incontro tra il Presidente Occhiuto e i Comitati che ha portato a nuovi importanti atti istituzionali, chiediamo che i sindaci del territorio, in primis il presidente della conferenza Stasi, si occupino immediatamente della questione tramite l'istituto della Conferenza dei Sindaci».
E tutto questo per un motivo molto semplice, spiegano dalla base cariatese: «Bisogna - sottolineano - rilanciare la volontà del territorio tutto che vuole il rispetto della legge! Sul territorio che gravita intorno a Cariati non è rispettata l'ora d'oro, non ci sono posti letto mentre gli ospedali di Rossano e Corigliano, dove si registrano giornalmente seri problemi, sono impossibilitati a rispondere all'emergenza/urgenza!»
Un'istanza legittima e condivisibile quella dei comitati civici per la riapertura del Vittorio Cosentino che chiama tutti alla responsabiolità. Innanzitutto i sindaci ma anche tutte quelle forze sociali e movimentiste che, soprattutto sullo Jonio, nel tempo, si sono spese per importanti battaglie. E che oggi, a dire il vero, sembrano essersi un po' spente.