Banchine al Porto di Corigliano-Rossano, Abate: «Ottimo risultato»
La Senatrice si dice soddisfatta: « Ora il mio impegno sarà rivolto alla raccolta di rifiuti, alla banchina crocieristica e all'alaggio e varo»
CORIGLIANO-ROSSANO - L'Autorità Portuale di Gioia Tauro ha comunicato che sono stati affidati i lavori di installazione di colonnine multi servizi nel Porto di Corigliano-Rossano. La banchina dedicata all'attività della pesca sarà attrezzata per fornire energia elettrica ed erogare acqua. Si tratta di distributori che potranno essere utilizzati attraverso una scheda fornita a pagamento dalla stessa autorità guidata dall'Ammiraglio Andrea Agostinelli. Ad intervenire ci ha pensato la senatrice del territorio Rosa Silvama Abate che ha colto l'occasione per ringraziare tutta la struttura dell'Autorità portuale di Gioia Tauro per la collaborazione istituzionale dimostrata.
«Proprio un mese fa – scrive - facemmo il punto della situazione sulla costruzione della banchina crocieristica e su altre questioni fondamentali per il rilancio del porto. Dopo tre anni di lavoro alacre e senza sosta i risultati si iniziano a vedere: il porto era finito in una secca a causa delle decisioni scellerate della vecchia politica ma siamo riusciti a disincagliarlo e a dargli nuova vita. Ma non mi fermerò qui: l'obiettivo è concludere le procedure di delimitazione/incameramento e lavorare all'ottenimento di un sistema di alaggio e varo che sarebbe fondamentale per tutta la storica marineria di Schiavonea. Spero, soprattutto, che l'amministrazione comunale di Corigliano-Rossano intervenga per porre fine alla questione dell'assenza di un sistema di raccolta dei rifiuti nello scalo».
Rosa Silvana Abate continua: «Grazie al mio lavoro, il primo risultato che ottenni da senatrice per il mio territorio, fu quello di scongiurare la costruzione di un hotspot per l'accoglienza dei migranti proprio nel Porto di Corigliano-Rossano. Già allora venne certificato come la struttura di Schiavonea fosse completamente priva di un sistema di raccolta rifiuti. Non esistevano (nel 2018) nemmeno gli appositi contenitori per la raccolta differenziata (plastica) e dei rifiuti speciali (olio esausto). E ancora oggi (2021) mancano. Anche qui bisogna intervenire con celerità: il porto deve essere strategico per lo sviluppo dell'intera Sibaritide e per farlo deve essere una struttura moderna e all'avanguardia sotto tutti i punti di vista».