Crosia: al via l'eradicazione degli alberi pericolanti
L’ente comunale fa sapere che saranno sostituiti da alberi a radici verticali
CROSIA – Sicurezza e decoro urbano, è partita in questi giorni l'attività di eradicazione degli alberi pericolanti che costeggiano le carreggiare delle due principali arterie viarie che attraversano il comune di Crosia: la Statale 106 e la Statale 531. Saranno sostituiti da vegetazione dal medio fusto e con radici verticali, tali da non compromettere il livellamento stradale e non creare, così, pericoli alla viabilità. Inoltre, proprio oggi è stata pubblicata l'ordinanza che impone a tutti i proprietari di terreni e aree verdi private la manutenzione dei fondi attraverso la potatura degli alberi e la pulizia di erbe infestanti e roveti. Un'azione, questa, necessaria anche nel più complesso sistema di prevenzione degli incendi.
È quanto fa sapere il responsabile dell'Ufficio tecnico e manutenzione del Comune di Crosia, Luigi Lepera. «L'attività di eradicazione di alcuni alberi lungo la statale 106 e la statale 531 – spiega Lepera – si è resa necessaria dopo aver verificato la loro pericolosità per la circolazione pedonale e veicolare. Le radici dei fusti, infatti, erano fuoriuscite sia dal manto bituminoso che dai marciapiedi compromettendone la sicurezza per i pedoni ma anche la salute stessa della vegetazione. Pertanto abbiamo assunto la decisione di estirparli. Al loro posto, però, saranno riposte in sede nuove piante dal medio fusto e con radici verticali così che in futuro non si creino più situazioni di disagio e pericolo».
Nel frattempo, è in vigore da oggi (lunedì 29 marzo) l'ordinanza del settore tecnico che impone a tutti i proprietari e conduttori di terreni confinanti con le strade, i marciapiedi, le piste ciclabili, parcheggi e più in generale con aree pubbliche di provvedere entro i prossimi 60 giorni alla rimonda del secco e all'abbattimento di alberatura che per essiccamento o forte inclinazione risulti pericolosa per la circolazione o la pubblica incolumità. Inoltre, nelle suddette aree è imposta la potatura di siepi e piante per evitare che invadano le aree pubbliche e compromettano la visibilità della segnaletica stradale. Infine è fatto obbligo per i privati rimuovere immediatamente dalla sede stradale ed aree pubbliche di ramaglie, terriccio, residui di potatura provenienti dai fondi privati. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 624 euro.