Flavio Stasi, direttamente dalla sede della Protezione Civile di Corigliano Rossano, ha appena firmato un’ordinanza con la quale chiude tutte le attività non indispensabili che l’ultimo provvedimento del Governo lasciata aperte. «Profumi, informatica, lampadari, lavanderie, tutti i bar: per 2 settimane ne possiamo fare a meno. Domani sarà notificata a tutti gli interessati. Inoltre ho soppresso temporaneamente tutte le fermate degli autobus extraurbani lasciando soltanto quella dello scalo di Corigliano, per agevolare i controlli, ed inserito altre misure». Il Primo Cittadino, come sta facendo da inizio crisi, sta facendo di tutto per creare unità all’interno della città unica: «Non è facile, ve lo assicuro. Sarebbe stato più semplice fare lo scarica barile e dire "lo faccia il governo nazionale" oppure "lo faccia il governo regionale". Ma questo non è il tempo dello scarica barile. È un momento delicato, molto serio, che facciamo persino fatica ad accettare per come siamo abituati a vivere, ma che invece dobbiamo affrontare e che deve affrontare soprattutto chi, come me, ricopre incarichi istituzionali. Per questo spero – conclude - che tutti i nostri concittadini, compresi i diretti interessati, capiranno l'esigenza di limitare il più possibile gli incontri, gli assembramenti, i rischi, i pretesti per stare fuori da casa, per noi e per le persone vicine. Non è facile, ma questo significa
#CoriglianoRossanoRestaACasa. Magari non tutti sarete d'accordo con me, ma so che tutti mi capirete, ricordando che un contagio si può fermare soltanto con le nostre azioni».