Cuparo (M5S): «Con Tridico una sanità pubblica che torni a garantire diritti in Calabria»
La candidata M5S Concetta Cuparo rilancia da Cariati la battaglia per una sanità pubblica efficiente, al fianco di Pasquale Tridico. «Basta ospedali fantasma e liste d’attesa infinite: la salute è un diritto, non un privilegio»

CARIATI - «Pasquale Tridico è una possibilità concreta di cambiamento per la Calabria. La sua visione mette al centro i diritti, la giustizia sociale, la dignità dei territori. È da qui che parte il nostro impegno». Con queste parole, la candidata al consiglio regionale del Movimento 5 Stelle Concetta Cuparo annuncia la visione e lesfide che porterà avanti al fianco del candidato alla presidenza Pasquale Tridico.
«Nella nostra regione - afferma - la sanità è stata per troppo tempo usata per interessi politici ed economici, non per il bene dei cittadini. Quando il sistema pubblico viene svuotato, il privato non è più una scelta: diventa l’unica possibilità. E quando il pubblico non esiste, non esiste nemmeno il diritto alla salute. Il territorio intorno a Cariati ne è la prova. Spostarsi sulla fascia ionica e nelle aree interne è un ostacolo quotidiano: chilometri da percorrere per una visita, per un esame, per un’urgenza».
«Come tutti sanno, dopo le grandi iniziative popolari a Cariati, l’ospedale è stato riaperto con il Decreto DCA n. 78 del 5 luglio 2024, proprio come Ospedale per una zona disagiata. Un risultato storico, ma che da solo non basta. Bisogna ricostruire il diritto alla salute, garantire servizi, personale, continuità. Difendere questa conquista è una priorità assoluta. La destra di Occhiuto e Scopelliti ha chiuso 18 ospedali. Il commissariamento ha bloccato assunzioni e investimenti, svuotato le competenze regionali e impedito ogni programmazione. È tempo di dire basta».
«Basta con gli ospedali fantasma. Basta con i reparti chiusi e mai riaperti. Basta con i Pronto Soccorso senza medici. Basta con le ambulanze ferme per mancanza di personale. Basta con le liste d’attesa infinite. Basta con i laboratori pubblici inesistenti. Basta con Chi costringe la gente a emigrare per curarsi. Basta con il privato che sostituisce il pubblico. Basta con la sanità come terreno di conquista. Basta con la politica che abbandona i territori. La nostra posizione è chiara. È ciò che vuole realizzare Tridico, ed è scritto nero su bianco nel programma: il privato deve avere un ruolo residuale, mai sostitutivo».
«Chi non è d’accordo con questo - incalza - non è d’accordo con la Costituzione. Bisogna ripartire da un Servizio Sanitario Nazionale degno di questo nome, uguale per tutti, in ogni regione. Contro le logiche dell’autonomia differenziata voluta dalla destra di Occhiuto e Scopelliti, che trasformano i diritti in privilegi e aumentano le disuguaglianze. La salute è un diritto fondamentale. E i diritti - conclude - non si comprano, si garantiscono».