Il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano ha approvato il "Bilancio Consolidato"
La Meris operativa dopo 14 anni di liquidazione e 27 anni di attesa per la concessione
 
 CORIGLIANO-ROSSANO - Il Consiglio comunale nella seduta di ieri ha approvato a maggioranza il bilancio consolidato 2024.  Il bilancio consolidato è uno tra gli adempimenti contabili previsti annualmente per gli enti locali, ed è uno di quelli che è successivo all'approvazione del rendiconto di gestione che, ricordiamo comprende il conto di bilancio, lo stato patrimoniale e il conto economico. 
Si tratta dell'aggregazione dei dati del bilancio della società partecipata, in questo caso la Meris, con il bilancio dell'Ente che è stato già approvato in occasione del rendiconto di gestione.
Il documento contabile approvato ieri conferma che lo stato di salute delle casse comunali è buono, nonostante la situazione debitoria ereditata dai due comuni estinti e che l'Ente si è sobbarcata, facendovi fronte con dei piani di rientro.
«Il documento di oggi cristallizza ancora una volta la situazione finanziaria e contabile dell'ente. Al netto di ogni interpretazione di carattere politico, l'ente comunale chiude il 2024 in equilibrio continuando un percorso di risanamento importante avviato fin dal 2019 e nonostante le difficoltà causate dai costi energetici degli anni precedenti. Alcuni dati cristallizzano l'operato dell'Amministrazione: basti pensare al pagamento di decine di milioni di euro di debiti, che hanno pesato e pesano sulle casse comunali quotidinamente, tra i quali spiccano 18 milioni di euro per il mancato pagamento delle tariffe rifiuti dal 2010 al 2018 oppure 8 milioni di euro per il mancato pagamento di forniture tra il 2000 ed il 2015; il Comune in questi mesi, per evitare rallentamenti nei lavori, ha anticipato con la propria cassa pagamenti del PNRR ben oltre le anticipazioni ricevute dai ministeri competenti; nonostante questo il Comune, per scelta dell'Amministrazione, ha attivato meno della metà dell'anticipazione di cassa consentita ed ha una capacità di indebitamento superiore di 5 volte a quella attuale. Nell'ambito delle difficoltà enormi nei quali sono costretti a lavorare tutti gli enti locali del mezzogiorno, che non a caso per più della metà sono in dissesto, si tratta di dati importanti».
«Per quanto riguarda la Meris – conclude il Primo Cittadino – grazie all'uscita della società dallo stato di liquidazione ed alla concessione trentennale del Mercato Ittico, finalmente abbiamo messo la società nelle condizioni di poter essere realmente rilanciata. Ricordo che lo stato di liquidazione è durato 14 anni mentre la concessione del mercato ittico era attesa dal 1998: sono passati 27 anni durante i quali le Amministrazioni non hanno avuto la forza, l'autorevolezza e la caparbietà per ottenere la concessione ed un canone ricognitorio, cioè meno gravoso per l'ente comunale in quanto funzionale ad una pubblica utilità. Abbiamo chiuso uno stallo trentennale grazie al lavoro ed alla competenza dell'Amministrazione».
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 