Viabilità Longobucco, Scutellà (M5S): «Due anni di isolamento, ecco le promesse tradite di Occhiuto»
«La responsabilità politica è chiara: Regione e presidente Occhiuto devono assumersi l’impegno concreto di stabilire tempi certi, ricostruire immediatamente il ponte e garantire la viabilità. Non ci sono più scuse, né ritardi tollerabili»
LONGOBUCCO - «Sono passati oltre due anni dal crollo del ponte di Longobucco, avvenuto il 3 maggio 2023, e l’intero territorio continua a vivere un isolamento inaccettabile» – dichiara Elisa Scutellà, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale – «Le promesse della Regione Calabria e del presidente Roberto Occhiuto non si sono tradotte in fatti concreti: non solo la ricostruzione del ponte è ferma, ma non è stata nemmeno prevista una soluzione provvisoria per garantire il diritto fondamentale alla viabilità».
«Il viadotto, costruito nel 2014 lungo l’asse che collega Longobucco tra il bivio di Ortiano e quello di Destro/Manco, rappresentava un collegamento strategico tra la Sila e la costa jonica. Dopo la chiusura precauzionale per allerta meteo decisa da Anas, il 3 maggio 2023 il ponte è crollato, dando il via a una paralisi che dura ancora oggi».
E continua: «Longobucco e l’intera vallata del Trionto restano isolate, tagliate fuori dallo sviluppo e abbandonate a disagi quotidiani, senza alcuna certezza sui tempi e senza informazioni ufficiali sui lavori. La Regione Calabria continua a voltarsi dall’altra parte, ignorando le esigenze dei cittadini».
«Le promesse di ricostruzione entro la fine del 2025 sono rimaste lettera morta. I disagi e l’isolamento, invece, persistono. Le parole di Occhiuto, più volte reiterate anche in campagna elettorale, si sono rivelate vuote e prive di valore. L’inchiesta giudiziaria potrà accertare eventuali responsabilità penali, ma non restituirà a Longobucco ciò che le è negato ogni giorno: il diritto alla mobilità, allo sviluppo e al riconoscimento come comunità».
E conclude: «La responsabilità politica è chiara: Regione e presidente Occhiuto devono assumersi l’impegno concreto di stabilire tempi certi, ricostruire immediatamente il ponte e garantire la viabilità. Non ci sono più scuse, né ritardi tollerabili».