Lo sguardo in avanti di Occhiuto: il nuovo ospedale di Insiti non chiuderà i due di Corigliano-Rossano
Il Governatore: «Non si può pensare di sopprimere ospedali. Piuttosto si cambiano!» Per il "Compagna" e il "Giannettasio" pronta una riconversione a ospedali specialistici? E a questo punto perché non ripristinare l'Azienda sanitaria Jonica?
CORIGLIANO-ROSSANO – Lo scrivevamo qualche mese fa buttando l’occhio nel futuro e oggi arriva anche la conferma dalle parole del presidente Roberto Occhiuto, in visita stamani alla nuova centrale operativa del 112: «I nuovi ospedali non determineranno la chiusura di quelli più piccoli né di quelli più prossimi». Questo significa, a conti fatti, che il “Compagna” e “Giannettasio” i due presidi spoke di Corigliano-Rossano non saranno a “fine vita” quando entrerà in funzione il nuovo nosocomio di Insiti, ma saranno riconvertiti (leggi anche Cosa ne sarà dei due ospedali di Corigliano-Rossano).
«Tengo moltissimo – ha detto Occhiuto – alla realizzazione i grandi ospedali della Calabria, non solo quello di Palmi, ma anche quello di Vibo della Sibaritide, che dal 2004 attendono di essere, realizzati. Quando ci saranno questi ospedali – ha poi precisato il Governatore - gli ospedali vicini a questi grandi ospedali non dovranno chiudere».
Del resto, in una regione come la Calabria, che ha arsura atavica di assistenza sanitaria è, infatti, inimmaginabile chiudere presidi. «Piuttosto – paventa Occhiuto – dovranno cambiare. Immagino, ad esempio, che alcuni degli ospedali a fianco a grandi ospedali, potrebbero diventare ospedali monospecialistici. È un'idea – aggiunge - anche se è troppo presto perché se ne possa parlare. Intanto – ha poi chiosato il Presidente - sono impegnato a fare realizzare i nuovi, perché trovo veramente assurdo, che i grandi ospedali progettati venti anni fa ancora non siano stati realizzati. Ho promesso ai calabresi – ha concluso - che almeno 2 di questi ospedali saranno disponibili entro la fine della mia legislatura e cerco sempre di mantenere gli impegni».
Tra questi due ospedali c’è, senza dubbio, quello di Insiti che, dopo l’approvazione del Piano di fattibilità tecnico-economico alla variante tecnico-sanitaria, ha ricevuto con apposito Decreto commissariale (80/2024) la destinazione dei fondi restanti per la realizzazione dell’intera struttura: 236 milioni di euro.
A questo punto, tramutando in visione l’idea di Occhiuto, resta da chiedersi: perché una volta realizzato il nuovo ospedale della Sibaritide e nell’ottica degli altri ospedali (riaperti) di Trebisacce e Cariati non si possa ritornare a pensare al ripristino del grande distretto sanitario dello Jonio come era ai tempi dell’Asl n.3 di Rossano (antecedente al blitz del Consiglio regionale del 2007)? Il nuovo ospedale hub della Sibaritide con due ospedali specialistici di Corigliano-Rossano e tre spoke a servizio: Cariati, Trebisacce e Castrovillari.