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L'elettrificazione della ferrovia jonica, il vangelo di Mario e le «bufale del centro destra»

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CORIGLIANO-ROSSANO - «È bene ricordare». Sulla questione delle linea ferroviaria jonica, il cui progetto sembra essersi definitivamente sbloccato e pronto ad essere ultimato entro il primo tremestre 2026, oggi irrompe l'ex governatore della Calabria, Mario Oliverio, che quel grande progetto volto a portare dignità e civiltà alla dorsale orientale, lo ha incubato e poi partorito nel corso della sua legislatura. Oliverio esce dal silenzio («che mi ero imposto») per raccontare la sua verita sulla vicenda. Come sempre, senza peli sulla lingua, l'ex presidente rivendica i suoi risultati e non manca di lanciare bordate a chi oggi «si prende meriti non suoi» ma anche ai suoi ex compagni di partito, ai rappresentanti del Partito Democratico, che - anche in questo caso - sembrano aver perso la memoria di un progetto «voluto e che si concretizzerà grazie al centro sinistra calabrese a guida Oliverio».

«Dinanzi al capovolgimento della verità e a colossali bufale da parte di esponenti del centro destra nelle istituzioni - sottolinea oggi Oliverio - tacere sarebbe colpevole». E sarebbe colpevole anche - lo tiene a precisare - di fronte alla «impercettibile voce dell’opposizione». «È paradossale - aggiunge - che debba essere proprio io a dover difendere il PD da attacchi infondati e strumentali».

Da qui una ricognizione, puntuale e dettagliata, del grande progetto di elettrificazione della jonica secondo il vangelo di Mario. I lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Sibari-Catanzaro Lido, secondo quanto stabilito nell’Accordo Quadro sottoscritto a giugno 2018 tra Regione Calabria e RFI, sono iniziati il primo agosto 2018 e avrebbero dovuto concludersi nel dicembre 2022. Nel corso del 2017 e del 2018 si era già proceduto, sempre per lo stesso tratto, all’ammodernamento dell’armamento ferroviario (binario, traversine, strutture varie etc.) e ad un preciso programma di abolizione dei passaggi a livello con la realizzazione dei sottopassi e con la riqualificazione delle stazioni. Il tutto concordato con i singoli comuni interessati. A dicembre 2019 erano già stati posizionati tutti i pali necessari alla stesura del cavo per la linea elettrica. Fin qui la cronistoria di oliverio che corrisponde suppergiù con il suo mandato elettorale.

«Da gennaio 2020 tutto è fermo». Dice. «Forse dimenticato». Precisa e aggiunge: «Lo sanno bene le popolazioni e gli amministratori locali che abitano il territorio jonico. È significativo che alcuni rappresentanti del centro destra siano preoccupati solo di intestarsi meriti altrui - la bordata ovviamente è alla sfilza di parlamentari e consiglieri regionali che negli ultimi giorni hanno esultato per questo nuovo risultato - e non di intervenire per rimuovere ostacoli ed inerzie che da quattro anni impediscono il completamento di quei lavori. Ancora più grave -  conclude - è sbandierare ai quattro venti come un successo la conclusione dei lavori di elettrificazione ora spostata al 2026, ovvero a quattro anni di distanza da quanto concordato con la Regione nel 2018 e riportato nero su bianco».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.