di SERAFINO CARUSO
Essere o non essere, scrisse nell'Amleto William Shakespeare. E' questo, davvero, il problema? Dipende. Nel caso, ad esempio, dell'amicizia, valore di cui spesso si discute e tanto, ma tanto si è scritto, questa frase può calzare a pennello. Perché la vera amicizia vuol dire "essere". Il "non essere", invece, si rispecchia in chi l'amicizia non la conosce o, peggio ancora, la plasma e la trasforma a suo esclusivo favore. L'amicizia, ma la vera amicizia, è una cosa bella. Forse, per certi versi, ancora più bella dell'amore tra una coppia. L'amicizia è una cosa seria, non va confusa. Bisogna stare attenti quando si dice a una persona "caro amico mio". Perché a quelle parole, dette o sussurrate, bisogna tenere fede nel tempo. Altrimenti non era amicizia. Perché, attenzione, nella vita non bisogna guardarsi le spalle tanto dai nemici. No! Perché quelli li conosci, li sai, una vigliaccata te la puoi pure aspettare. Bisogna, invece, stare attenti dalle cattiverie dei falsi amici. Quelli, cioé, che ti fanno credere di essere sempre accanto a te, che su di loro pui contare sempre, salvo poi voltarti le spalle nel momento del bisogno. Il vero amico lo riconosci dal sorriso vero, dagli occhi sinceri, da quello che fa quando sei nel bisogno. Il vero amico lo riconosci quando c'è sia nei tuoi momenti brutti, ma anche in quelli belli. Pronto a condividere con te le emozioni e le soddisfazioni. Senza invidia e cattiveria.
LA VERA AMICIZIA NON VA A BATTERIE, LA VERA AMICIZIA DURA PER SEMPRE
Il vero amico, quindi, lo riconosci subito. E' quello che ti saluta da lontano sin da quando sei ragazzo. Quando ci si incontra con la macchina e si fa un cenno o un colpetto di clacson. Perché quel saluto significa rispetto. Anche se il falso amico lo riconosci anche dal suono di quello stesso clacson. Inutile fingere: il falso amico si riconosce. Poi c'è chi fa finta di nulla e va avanti, ma anche il malcapitato che ci casca fino a quando non se ne rende conto sbattendoci la faccia. Un muro che fa male. Perché ti accorgi che quello che si definiva un amico era soltanto un meschino pronto a starti vicino per cercare di ottenere dalla falsa amicizia con te un qualche favore o vantaggio. E quindi basta con le menzogne: essere o non essere, è davvero questo il punto! Ci sono persone che ti invitano a cena e allo stesso tempo sparlano di te alle spalle e cercano addirittura di farti arrestare... Ma che amici sono, questi? Come possiamo definirli, questi gran "signori"? Meschini? Codardi? Vigliacchi? Falliti nella vita? Fate un po' voi. La scelta è ampia... Però attenzione: chi compie queste gran cattiverie, deve stare pur sempre attento perché la ruota gira. Eccome se gira!
IL FALSO AMICO? UNO DEI MALI PIU' TERRIBILI DI QUESTA SOCIETA'
Il falso amico è colui che nella vita non riesce a compiere nulla di buono. E' per tale motivo che si poggia sulla spalla del malcapitato di turno, chiedendo favori e qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vuole: il proprio tornaconto e il proprio interesse. Altro che amicizia... Il falso amico, quindi, è un vile. Perché inganna, vivendo al tempo stesso nell'inganno. Sempre pronto ad approfittare e stendere i tappeti rossi, salvo, poi, tirarli con prepotenza quando ci stai per passare sopra. Quindi, cari lettori, impariamo a saper distinguere il vero amico dal falso amico. Che, ripeto, è assolutamente più pericoloso del nemico. Che lo sai, lo riconosci. Almeno ha la bontà e la lealtà di dirtelo o fartelo sapere che ti odia, ti disprezza, ti vorrebbe vedere strisciare a terra. Il vero amico, invece, non si sposta, c'è sempre. Se cadi ti aiuta a rialzarti, se sei felice è felice per te, se ti attaccano ti difende. Il falso amico è colui che ti vede, ti saluta e appena giri l'angolo parla male di te. E lo fa perché nella società hai conquistato una posizione agiata, senza vedere minimamente i sacrifici che hai fatto per diventare chi sei. Il falso amico è colui che trascorre con te serate a bere e mangiare e poi ti detesta perché stai per arrivare a coronare un sogno aspettato tutta la vita. Che sia una posizione lavorativa, un amore, un progetto di vita. Il falso amico è uno dei mali più terribili di questa liquida società. Impariamo, pertanto, a cercare di riconoscerne il cattivo odore.