Violenze a Sant'Angelo, eseguiti due fermi. La ricostruzione dei fatti
Si tratta di un uomo trasferito nel Carcere di Castrovillari e di un minore trasferito, invece, al carcere minorile di Catanzaro

CORIGLIANO-ROSSANO - Gli agenti della Polizia del Commissariato di Corigliano-Rossano, sotto l'attento coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari guidata da Alessandro D'Alessio, sembra aver chiuso rapidamente il giro attorno all'esclaation di violenze che nella notte scorsa è sfociato addirittura in una sparatoria nel cuore della movida a Sant'Angelo.
In serata, infatti, sono stati fermati due soggetti, entrambi di Corigliano-Rossano, con indizio di reato. Si tratta di un minorenne, trasferito presso il carcere minorile di Catanzaro, e di un adulto, trasferito invece nella struttura penitenziaria di Castrovillari. Entrambi sono difesi dall'avvocato Francesco Nicoletti.
Nel corso della giornata di ieri, a conclusione di una incessante attività investigativa iniziata sin dalle prime avvisaglie che hanno scosso il tranquillo vivere quotidiano del comprensorio di Corigliano Rossano e perseguita in maniera congiunta dalle Forze dell’Ordine, con particolare riferimento ai Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ai Poliziotti del Commissariato dello stesso centro e al personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, è stata data una risposta immediata ai gravi fatti di cronaca degli ultimi giorni.
In tema, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari e, in seguito, della Procura della Repubblica per i Minorenni di Catanzaro, diretta dal Procuratore Maria Alessandra Ruberto, i Reparti richiamati hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria, i due soggetti legati tra loro da vincoli di parentela.
I FATTI - Da due giorni l’intero comprensorio di Corigliano Rossano è stato costretto a vivere una sequenza di accadimenti quasi surreali, che hanno dato l’immagine distorta di un contesto sociale difficile e compromesso da evidenti dinamiche criminali che pongono in pericolo la pacifica convivenza della gente.
Una successione di fatti di estrema gravità, che è iniziata con una violenta contesa tra parti contrapposte, è proseguita con l’incendio dell’autovettura di uno degli addetti alla sicurezza di un noto locale notturno e, infine, è culminata con un’aggressione armata in piena regola, attuata lungo il frequentatissimo viale Mediterraneo di Rossano, meta in questo periodo dell’anno di giovani e famiglie.
L’atto più violento è culminato con l’aggressione armata effettuata da più persone che non hanno esitato a sparare ad altezza d’uomo. I colpi delle armi si sono conficcati sulla carrozzeria dell’auto del soggetto preso di mira e, solo per una fortunata coincidenza, non hanno attinto nessuna delle numerose persone presenti lungo il viale.
L’aggressione armata ha scatenato il panico tra la gente, oltre alla preoccupazione di una cittadina intera, che ha ritenuto potesse essere messa in dubbio la sicurezza del contesto dove si sono verificati gli episodi. In maniera pressoché concomitante agli eventi sono iniziate le indagini delle Forze dell’Ordine, i cui operatori hanno lavorato in maniera incessante per comprendere le dinamiche che si celavano dietro tanta violenza e, soprattutto, per poter dare un volto ai relativi responsabili.
L’azione repressiva è stata congeniata unendo le forze e svolgendo gli accertamenti in tutte la direzione, sempre sotto il coordinamento dei Magistrati. Un lavoro minuzioso di ricostruzione che non ha lasciato nulla al caso e durante il quale Magistratura, Polizia e Carabinieri hanno perseguito in maniera convinta il loro obiettivo, lavorando senza sosta sino al raggiungimento del risultato.
Lo sforzo ha permesso di compendiare dei quadri probatori delineati a carico dei due soggetti indagati, le cui potenziali responsabilità verranno rimesse alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria, per i successi passaggi processuali.
Una risposta immediata della Squadra Stato, verso un episodio che aveva gettato nello sconforto un’intera comunità. Le due persone sottoposte a fermo di indiziato di delitto sono state ristrette e rimarranno a disposizione dei Magistrati nei rispetti luoghi di detenzione.
ultimo aggiornamento alle 1:53