Ripartono i treni e con loro anche la battaglia contro la Bretella di Sibari
Nella visione tolemaica e sibaricentrica del Comitato "Ritorno a Sibari" quell'opera non va bene. Determinante sarà lo studio delle tre nuove linee dirette tra Cosenza e Crotone (con cambio banco a Sibari)

CASSANO JONIO - La riattivazione della linea ferroviaria Sibari-Crotone e l'introduzione di tre nuovi collegamenti diretti tra Cosenza e Crotone continua a sollevare un interrogativo cruciale, un grande punto di domanda che aleggia sul territorio del nord-est: è davvero necessaria la tanto discussa bretella di Sibari?
Il Comitato Popolare "Ritorno a Sibari" non ha dubbi e definisce l'opera «inutile oltre che dispendiosa per le tasche dei cittadini», vedendo nei recenti sviluppi una chiara conferma delle proprie tesi. Certo, questo in una visione quasi tolemaica “Sibaricentrica” (in senso strettissimo). Ma il mondo non ruota attorno a Sibari e le esigenze di tutte quelle realtà che sorgono a sud di Sibari, a partire da Corigliano-Rossano per finire a Crotone, non possono fermarsi a questa visione delle cose.
I principi che “sponsorizzano” da tempo quelli del Comitato ruotano attorno a due concetti chiave: il tempo irrisorio per il cambio banco che tutti quei treni, una volta arrivati nella Stazione di Sibari, devono effettuare per modificare direzione di marcia e l'assenza di perdite di tempo per il trasbordo di passeggeri.
«Andiamo sostenendo da sempre questa ovvia verità» afferma il Comitato, riferendosi all'affermazione contenuta in un recente articolo dell'Eco dello Jonio che, di fatto, evidenziava come l’introduzione di queste tre nuove linee dirette sulla direttrice Cosenza-Crotone (che prevedono il cambio banco a Sibari) sia stata, di fatto, una scelta politica per capire se, davvero, quell’operazione di inversione di marcia produca così tanti disagi all’utenza. Se questo “esperimento” dovesse confutare questa tesi crollerebbero «alcune premesse» del Progetto di fattibilità tecnico economico della bretella di Sibari. «L'opera, che sfigurerebbe irreversibilmente un territorio vocato all'inclusione – dicono dal Comitato - non sarebbe più necessaria».
A supporto di questa tesi, il Comitato ricorda che un collegamento simile tra Jonio e Tirreno ha già funzionato egregiamente in passato, con grande affluenza di viaggiatori, in particolare studenti universitari, che riempivano le automotrici diesel. «Fino a quando i su citati collegamenti sono esistiti hanno consentito una reale mobilità tra Jonio e Tirreno». Un'ulteriore considerazione a favore della connessione diretta è l'aumento della velocità dei nuovi treni, che superando i 130 km/h, a garanzia di una significativa riduzione dei tempi di percorrenza tra le due città.
Sibari-Taranto: La Tratta Dimenticata e la Sfida dei Pendolari
Nonostante i passi avanti, il Comitato "Ritorno a Sibari" solleva un’altra criticità persistente: la tratta Sibari-Taranto. Questa linea è al momento servita solo nel periodo estivo, il sabato e la domenica, dal "Magna Grecia Line", un servizio reso possibile dagli investimenti delle Regioni Basilicata e Puglia. Tuttavia, il Comitato non dispera: «L’Assessorato alla mobilità in occasione della presentazione dei treni Blues nella stazione di Sibari ha sostenuto che a fronte dell’acquisto di questi nuovi treni da parte della Regione, gli stessi treni avrebbero dovuto percorrere anche la tratta a nord di Sibari». La speranza è dunque che a breve si concretizzino gli impegni assunti.
Al di là degli aspetti infrastrutturali e di pianificazione, emerge una sfida concreta: la risposta ancora timida dei pendolari all'attivazione dei nuovi collegamenti. Dopo un lungo periodo di interruzione della linea a causa dei lavori, molti utenti si sono disabituati all'uso del treno. Per invertire questa tendenza, e in attesa della riapertura totale della linea anche a sud di Crotone, il Comitato sottolinea l'urgenza di un'intensa opera di consapevolezza, promozione e "culturizzazione" sull'uso del treno. È fondamentale ricostruire il rapporto tra i calabresi jonici e il trasporto ferroviario per garantire il pieno successo di queste nuove connessioni.