8 ore fa:Arriva l'allerta meteo, chiude la "nuova" Sila-Mare
11 ore fa:Il Galilei di Trebisacce inaugura la mostra itinerante "Donna"
9 ore fa:Un maltempo pauroso: ecco le previsioni dettagliate sulla Calabria del nord-est
10 ore fa:La Personalità più Influente della Calabria del nord-est per il 2024 è Salvatore Lieto
15 ore fa:Al Poliambulatorio di Cassano mancano quattro medici. «Una vera e propria emorragia dei servizi sanitari»
13 ore fa:Succurro confermata nel Direttivo "Unione Province d'Italia"
10 ore fa:Andrea Ferrone è il nuovo segretario generale comprensoriale della Cgil Tirreno-Sibaritide-Pollino
14 ore fa:Infrastrutture "bloccate" nella Sibaritide, Tavernise (M5s) presenta tre interrogazioni
13 ore fa:Autorizzata la pesca sperimentale della sardella fino al 30 aprile. Rapani: «Finalmente risposte concrete»
11 ore fa:Sale l'allerta meteo a Co-Ro: domani sospese le attività didattiche

La quarantena perpetua di chi vive nel centro storico di Rossano. L’abbandono di via Cerasaro

1 minuti di lettura
C’è un pezzo di Rossano Centro Storico abbandonato a sé stesso e al suo destino. Siamo in via Cerasaro, nei pressi della Porta dell’Acqua, nel cuore pulsate centenario e rappresentativo della comunità ionica. Odori nauseabondi, incuria, evidenti situazioni di degrado sociale ed umano stanno fiaccando l’animo dei pochi superstiti che resistono nel voler continuare a vivere nel borgo cittadino. Per alcuni è anche diventato impossibile raggiungere il proprio domicilio senza coprirsi naso e bocca per il puzzo di feci e urine. A denunciare la situazione di inciviltà e di invivibilità - e dell’assenza intollerabile di uno Stato che costringe alla quarantena perpetua coloro i quali vogliano restare nei centri storici - sono due noti professionisti, ossia Lenin Montesanto e la moglie Francesca Felice, ormai barricati in casa da quasi un anno, con una figlia di pochi mesi. «Reclamiamo da mesi interventi a tutte le istituzioni competenti, senza alcuna risposta, - denunciano- nonostante una querela per violenza privata e tanti sopralluoghi da parte di tutte delle forze dell’ordine più volte interessate: Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia, Asp e Vigili del Fuoco. Tutto fermo». Dei mesi di passione che hanno avuto un avvenimento che ha fatto precipitare la situazione: «La situazione, già grave da un punto di vista igienico-sanitario, è diventata assurda e paradossale dal 24 giugno scorso, quando un grave incendio probabilmente doloso, partito da un accumulo illegale di rifiuti, ha letteralmente distrutto un vecchio immobile divenuto totalmente inagibile. Un vero e proprio rischio crollo che, dopo l’intervento dei vigili del fuoco alla presenza di tutte le forze dell’ordine accorse un anno fa, divenne tangibile con l’apposizione dei sigilli alle porte d’ingresso e con il blocco degli ingressi con le transenne comunali». Gli abitanti di via Cerasaro si sentono abbandonati: «Da allora – sottolineano - non soltanto non si è mai intervenuti per mettere in sicurezza ma i sigilli sono stati elusi, le abitazioni riprese in possesso e le transenne sistematicamente spostate e divenute solo un ulteriore ostacolo alla mobilità pedonale ed un elemento di ulteriore degrado. In aggiunta, è stata rimessa in piedi la stessa discarica abusiva a cielo aperto nello stesso immobile dal quale con ogni probabilità si generò l’incendio della scorsa estate; l’intero quartiere affacciato su una delle vie principali del centro storico (via Garibaldi, a 300 metri dalla sede comunale) è diventato infrequentabile per rischio infezioni ed in una delle abitazioni chiuse dopo l’incendio ora si trovano perfino visibilmente rinchiusi un numero imprecisato di cani e gatti in uno stato pericolosissimo per la salute di tutti». [gallery ids="100937,100938,100939,100940,100941,100942"]
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.