8 ore fa:I pullman al posto dell'elisoccorso: monta la protesta a Cariati
4 ore fa:Don Carlo De Cadorna raccontato in un’opera teatrale di Allison Gallicchio
6 ore fa:Webuild, Terzo Megalotto della SS106: tutto pronto per l'inizio del varo del Viadotto Annunziata
7 ore fa:Aeroporto della Sibaritide e ferrovia veloce: si compatta il fronte dei sindaci del Nord Calabria
9 ore fa:Strutture residenziali e semiresidenziali, Trebisacce proroga la copertura delle rette
6 ore fa:Caputo accusa Stasi: «Sul lungomare di Momena abusi ignorati e anarchia amministrativa»
6 ore fa:Il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano ha approvato il "Bilancio Consolidato"
8 ore fa:Con Riabitare i Classici Alessandra Mazzei vince il Premio Internazionale Tulliola-Filippelli
9 ore fa:Saracena: Russo alla festa del risparmio postale
7 ore fa:Intensificati i controlli della Polizia: un arresto, 14 denunce e sequestri di droga e armi

La quarantena perpetua di chi vive nel centro storico di Rossano. L’abbandono di via Cerasaro

1 minuti di lettura
C’è un pezzo di Rossano Centro Storico abbandonato a sé stesso e al suo destino. Siamo in via Cerasaro, nei pressi della Porta dell’Acqua, nel cuore pulsate centenario e rappresentativo della comunità ionica. Odori nauseabondi, incuria, evidenti situazioni di degrado sociale ed umano stanno fiaccando l’animo dei pochi superstiti che resistono nel voler continuare a vivere nel borgo cittadino. Per alcuni è anche diventato impossibile raggiungere il proprio domicilio senza coprirsi naso e bocca per il puzzo di feci e urine. A denunciare la situazione di inciviltà e di invivibilità - e dell’assenza intollerabile di uno Stato che costringe alla quarantena perpetua coloro i quali vogliano restare nei centri storici - sono due noti professionisti, ossia Lenin Montesanto e la moglie Francesca Felice, ormai barricati in casa da quasi un anno, con una figlia di pochi mesi. «Reclamiamo da mesi interventi a tutte le istituzioni competenti, senza alcuna risposta, - denunciano- nonostante una querela per violenza privata e tanti sopralluoghi da parte di tutte delle forze dell’ordine più volte interessate: Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia, Asp e Vigili del Fuoco. Tutto fermo». Dei mesi di passione che hanno avuto un avvenimento che ha fatto precipitare la situazione: «La situazione, già grave da un punto di vista igienico-sanitario, è diventata assurda e paradossale dal 24 giugno scorso, quando un grave incendio probabilmente doloso, partito da un accumulo illegale di rifiuti, ha letteralmente distrutto un vecchio immobile divenuto totalmente inagibile. Un vero e proprio rischio crollo che, dopo l’intervento dei vigili del fuoco alla presenza di tutte le forze dell’ordine accorse un anno fa, divenne tangibile con l’apposizione dei sigilli alle porte d’ingresso e con il blocco degli ingressi con le transenne comunali». Gli abitanti di via Cerasaro si sentono abbandonati: «Da allora – sottolineano - non soltanto non si è mai intervenuti per mettere in sicurezza ma i sigilli sono stati elusi, le abitazioni riprese in possesso e le transenne sistematicamente spostate e divenute solo un ulteriore ostacolo alla mobilità pedonale ed un elemento di ulteriore degrado. In aggiunta, è stata rimessa in piedi la stessa discarica abusiva a cielo aperto nello stesso immobile dal quale con ogni probabilità si generò l’incendio della scorsa estate; l’intero quartiere affacciato su una delle vie principali del centro storico (via Garibaldi, a 300 metri dalla sede comunale) è diventato infrequentabile per rischio infezioni ed in una delle abitazioni chiuse dopo l’incendio ora si trovano perfino visibilmente rinchiusi un numero imprecisato di cani e gatti in uno stato pericolosissimo per la salute di tutti». [gallery ids="100937,100938,100939,100940,100941,100942"]
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.