Il Blues sotto la luna rossa: la magia di Peter Karp ai Laghi di Sibari
La XXII edizione del Calabria Blues & Jazz Passion – Memorial Marco Fiume si è conclusa con un'emozionante serata tra musica, memoria e passione sulle rive dei Laghi di Sibari, con il grande bluesman americano Peter Karp protagonista assoluto

CORIGLIANO-ROSSANO/CASSANO JONIO - Il cuore pulsante del Blues ha battuto forte in Calabria, sotto la luce intensa di una luna rossa e sulle sponde suggestive dei Laghi di Sibari, nella serata conclusiva della XXII edizione del “Calabria Blues & Jazz Passion – Memorial Marco Fiume”.
Due giorni di musica, emozioni e celebrazione culturale hanno riacceso lo spirito del chitarrista calabrese Marco Fiume, prematuramente scomparso in California ma ancora oggi punto di riferimento per la scena musicale del Sud Italia. Il Festival, nato in sua memoria, è ormai un appuntamento fisso per gli amanti del Blues, del Jazz e delle contaminazioni musicali che uniscono la tradizione afroamericana alle radici mediterranee.
La prima serata, sabato 26 luglio, ha avuto luogo sul lungomare di Corigliano-Rossano, gremito da un pubblico partecipe e caloroso. Sul palco, due performance di grande intensità: quella del giovane talento italiano Marco Bartoccioni, e a seguire il raffinato bluesman sudamericano Gabriel Delta, che ha portato le vibrazioni del Sud del mondo nel cuore della Calabria.
Ma è stato il concerto conclusivo a imprimersi nella memoria del pubblico. Domenica 27 luglio, nella nuova e suggestiva cornice dei Laghi di Sibari, l’artista statunitense Peter Karp ha regalato più di due ore di musica dal vivo, intensa e coinvolgente. La sua voce graffiante, le sonorità potenti della chitarra slide, i momenti più intimi al pianoforte: ogni nota ha raccontato una storia, ogni accordo ha avvicinato un po’ di più la Calabria al Mississippi.
Accompagnato da una formazione di altissimo livello – il chitarrista Mark Johnson e i fratelli Xeres, Marco al basso e Paolo alla batteria – Karp ha saputo costruire un legame diretto con il pubblico, scendendo dal palco, dialogando con gli spettatori, coinvolgendoli in cori e racconti. Un’esibizione vissuta come un rituale collettivo, che ha trasformato il concerto in un’esperienza emotiva condivisa.
Il momento più toccante è arrivato con la dedica del brano From Where I Stand, che Karp ha eseguito con una delle chitarre del compianto Marco Fiume. Un omaggio sentito, rivolto non solo al musicista, ma anche alla madre di Marco, Maria Giulia Sorrentino, anima e fondatrice dell’Associazione Musicale Marco Fiume APS, a cui è stata consegnata una targa ricordo dal Presidente dell’Associazione Laghi di Sibari, Luigi Guaragna.
Il Festival non è solo un evento musicale, ma un ponte culturale tra due mondi: l’America e la Calabria. Da ventidue anni, il Blues approda sulle coste calabresi per raccontare storie di passione, di radici, di libertà. E Marco Fiume, con il suo coraggio di partire e il suo amore per la musica, continua a vivere in ogni nota, in ogni assolo, in ogni serata che riunisce artisti e pubblico in nome del Blues.
Un successo artistico e umano che conferma il valore di questa manifestazione come simbolo di resistenza culturale, di bellezza e memoria viva.