Il laboratorio di digitopittura per spiegare il perché della Giornata della donna
Per il Polo Infanzia Magnolia queste ricorrenze sono «l'occasione occasione migliore per spiegare con il linguaggio colorato e divertente della creatività i temi dell’attualità, anche quelli più seri e complicati»

CORIGLIANO-ROSSANO – Dalla Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza alla Giornata della Gentilezza, dalla Giornata dei Calzini spaiati a quella della Terra, passando dalle feste religiose come il Natale e la Pasqua, fino a quelle di tradizione pre-cristiana come il Carnevale. Sono tutte ricorrenze speciali che scandiscono il Calendario, ma che diventano l’occasione migliore per spiegare con il linguaggio colorato e divertente della creatività i temi dell’attualità, anche quelli più seri e complicati.
«C’è sempre un motivo per fare educazione sui temi dell’attualità. Ed è questo – sottolinea la pedagogista Teresa Pia Renzo – il metodo ormai consolidato che continuiamo a preferire con i bambini del Polo Infanzia Magnolia di Corigliano – Rossano, della sezione Primavera Maya di Bisignano e de Il Cucciolo a Mandatoriccio. Lo abbiamo fatto per esempio anche in occasione della Giornata Internazionale della Donna».
«In occasione dell’8 Marzo abbiamo promosso un laboratorio di digitopittura, tecnica che consente di stimolare, attraverso le dita, strumento di creatività e creazione, l’immaginazione, fondamentale per bambini più sicuri di se, curiosi ed autonomi. Questo tipo di attività – aggiunge la Renzo – richiede concentrazione nel gesto soprattutto nel colorare il disegno contornato. Intingendo le dita nella tempera, i bambini hanno realizzato dei lavoretti raffiguranti la mimosa, fiore profumatissimo e colorato, simbolo di questa ricorrenza nata per commemorare – è stato spiegato loro – le donne lavoratrici rimaste vittime di un brutto incendio in una fabbrica, ma anche tra i fiori e le piante che colorano in particolare questa stagione».
Nel Polo Infanzia Magnolia oltre alla digitopittura, riservata ai più piccoli, i bambini dell’Infanzia si sono dedicati ad un laboratorio creativo più complesso. L’equipe di educatrici ha realizzato delle girandole su cui i bambini hanno attaccato il volto di una donna e dei rametti di mimosa.
«La girandola – ha motivato la pedagogista Renzo – ha bisogno del vento per muoversi, così come la donna ha bisogno della libertà per vivere. Ecco perché la scelta è ricaduta sulla girandola, per trasmettere ai bambini il significato ed il senso del diritto alla libertà della donna».