A Crosia il tradizionale Capodanno folk in piazza Dante «a costo zero»
In migliaia in piazza anche nella cittadina capoluogo della Valle del Trionto che negli ultimi sette anni ha puntato tutto sull'identità e la tradizione proponendo concerti di musica popolare calabrese. Russo: «Un format vincente, che piace»
CROSIA - Diciamolo francamente, l'obiettivo di ogni amministratore per le manifestazioni che vengono promosse o patrocinate dall'Ente è quello di riempire le piazze, portando con se altre due ragioni di fondo: sostenere l'economia locale e promuovere il territorio. Per riuscire in questo intento servono due elementi: o tanti soldi oppure il coraggio di una programmazione lunga e storicizzata. Non tutti ci riescono e il rischio flop è sempre dietro l'angolo.
Quest'anno in Calabria e soprattutto lungo la costa orientale la notte di Capodanno è stato un pullulare di grandi eventi, da Crotone (piazza Rai) a Corigliano-Rossano passando per Cassano Jonio; vincere la sfida di "riempire la piazza" con una concorrenza e concomitanza di iniziative così importanti sarebbe stato difficilissimo. Eppure Crosia, che ha istituito una tradizione per trascorrere la notte di San Silvestro in piazza, è riuscita in questo intento. Anche quest'anno.
«Ci siamo divertiti moltissimo». Questo il commento di Francesco Russo, Presidente del Consiglio comunale e delegato al turismo e spettacolo dell'Ente traentino. A lui si deve l'intuizione di aver trasformato il Capodanno in Piazza Dante, istituito nel 2015, in un vero e proprio festival della musica popolare calabrese. «Un format - spiega - che piace e che attira appassionati a prescindere da tutto». E infatti, nonostante la proposta serrata, nella notte tra domenica e lunedì scorsi, sulla sponda est del Trionto si sono riversate tantissime persone. «Piazza Dante - dice Russo - era piena di giovani e famiglie che hanno trascorso insieme il Capodanno, in quello che è diventato un evento storico per la nostra comunità. E che è rimasto immutato, per successo, qualità e presenze, nonostante quest'anno nell'arco di 50 km da noi ci siano stati quattro grandissimi concerti (Pezzali a Co-Ro, Boomdabash a Cassano, Le Donatelle e Gemelli Diversi a Castrovillari, Giorgia a Cosenza e il Capodanno RAI a Crotone)».
Russo poi aggiunge: «Il nostro format popolare, ormai consolidato negli anni, è un unicum nel suo genere che attira gente da tutti gli angoli della Calabria. A prescindere da tutto. A ballare con noi sulle note di Davis Muccari e la sua band c'erano ragazzi reggini, catanzaresi e salentini. Una bellezza infinita». Non solo un evento identitario che piace ma anche storicizzato che, per la sua continuità nel tempo, ha trovato partnership che consentono di garantire un'evento praticamente a costo zero per l'ente locale. «A parte le spese vive per i servizi e per la sicurezza, il Capodanno in Piazza Dante è stato messo in piedi grazie alla capacità di programmazione che ormai abbiamo consolidato negli ultimi dieci anni di politiche per lo spettacolo ed il turismo. E questo - conclude - inorgoglisce ancora di più»