Sospensione del trasporto al figlio disabile: interviene il Garante dei Diritti
La storia che vi abbiamo raccontato ieri ha raggiunto i tavoli regionali. Tra le richeste del Garante c'è anche la predisposizione di un progetto di vita individuale idoneo a garantire la fruizione di servizi più completi

Nella vicenda che abbiamo raccontato ieri e che ha riguardato l’improvvisa sospensione del servizio di trasporto sociale comunale assegnato ad un bambino disabile, è intervenuto anche il Garante dei diritti delle persone con disabilità.
La storia ci era stata raccontata dal padre, Valentino Adimari, che aveva manifestato un sospetto: che la sospensione del servizio fosse riconducibile alla pubblicazione di un post in cui evidenziava, da ex Consigliere Comunale e da persona impegnata in politica, delle perplessità su una delibera Comunale.
Il Consiglio Regionale della Calabria – Garante dei diritti delle persone con disabilità, in una lunga nota, chiede al Comune di Torano Castello, oltre che una risposta celere rispetto alla risoluzione del problema,la predisposizione di un progetto di vita individuale idoneo a garantire la fruizione di servizi più completi.
Secondo quanto riportato nella nota inoltre, a supporto della necessita di un riscontro tempestivo: «risulta di tutta evidenza che la terapia prescritta per il minore deve rappresentare per P.A. un assoluta priorità ed il primario e preminente interesse da tutelare nel caso di specie poiché studi specialistici hanno da tempo accertato che la particolare disabilità trattanda occorre di un approccio continuativo ed intenso».