13 ore fa:Auto finisce fuori strada ma i soccorritori sul posto non trovano nessuno
8 ore fa:Movimento del territorio: «Continua la latitanza del sindaco sulle contrade»
13 ore fa:Il duo Pancella - D'Amato in concerto al pontile di Trebisacce
14 ore fa:Premio "Giorgio La Pira - Città di Cassano" assegnato al Cardinale Matteo Maria Zuppi
13 ore fa:Anche il M5S di Co-Ro fa partire la raccolta firme contro l'autonomia differenziata
9 ore fa:Al Museo Civico di Paludi la mostra personale di pittura di Rossella D’Aula
11 ore fa:Corigliano-Rossano: aperte le iscrizioni per la refezione scolastica
10 ore fa:Gli alunni dell'Istituto Amarelli in vista alla caserma dei Vigili del Fuoco di Co-Ro
10 ore fa:La Calabria isolata è il karma della Ferrovia Jonica: vittima di decenni di disattenzioni
9 ore fa:Festival Euromediterraneo di Altomonte: nel borgo, la magia dell’abbraccio

L'artista Michele Straface omaggia il Careggi di Firenze con il suo “David” di 12.000 punti metallici

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Inaugurato all’azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze “Il David”, la grandiosa composizione che l’artista ipovedente, Michele Straface Artist ha donato alla struttura come ringraziamento per le cure ricevute! L’opera, nata dalla volontà di omaggiare Michelangelo Buonarroti, è stata realizzata con tecnica mista in tutta la sua grandezza, 183 per 154 cm, utilizzando più di 12.000 punti metallici, applicati con il silicone tramite una spatola dentata su un pannello di legno lamellare su un fondo nero.

Michele Straface - tra i più interessanti esponenti della String Art (e non solo) per l’originalità dei materiali utilizzati - nasce il 27 marzo 1972 a Cassano Jonio. Fin da fanciullo ha la fortuna di percepire la forza dei materiali ferrosi, grazie all’azienda di famiglia costituita da generazione in generazione, che prende il nome di “Straface Design”. La bellezza delle sue opere incanta proprio tutti, anche il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri al quale - qualche tempo fa - ha consegnato la sua opera come simbolo di giustizia e di legalità! (Clicca qui per vederla).

Sì percepire, perché l’artista è affetto da retinite pigmentosa, con un campo visivo del tutto compromesso, difatti usa sia la tecnica dell’applicazione sulla stampa di base di forature e rialzi che gli permettono di comprendere più facilmente la forma dell’opera così come le posizioni dei chiodi e la tecnica di lampade particolari che lo aiutano a percepire appunto, dove inserire i chiodi per dar forma alle sue opere d’arte.

L’opera “Il David”, installata al piano terra del Padiglione 12, nella hall del Deas, testimonia «il senso di gratitudine dell’artista per la qualità delle cure ricevute dall’équipe medica in uno degli ospedali tra i più importanti della Toscana», ha commentato la vice presidente della Regione Stefania Saccardi. Per Massimo Diodati, presidente regionale dellUnione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti - Toscana, la bellezza dell’opera, che comunica attraverso il tatto, insegna che «l’arte svolge sempre un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi ed è per tutti», e ha annunciato possibili collaborazioni con Straface.

(Fonte azienda ospedaliero universitaria Careggi) 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia