Edipo Re conquista il Valente
Il secondo spettacolo della stagione teatrale di Corigliano-Rossano riceve applausi e riempie la notte stellata di Corigliano con l’interpretazione di un classico greco
CORIGLIANO-ROSSANO - Da sempre teatro è sinonimo di immaginazione ed immersione. Più una performance teatrale è profonda, incisiva ed efficace, più lo spettatore entra in un mondo costruito con la narrazione, fino a dimenticarsi della propria vita, dei problemi, della quotidianità stantia.
Il teatro Valente è la prima tappa del percorso di immaginazione ed immersione: non solo per la bellezza strutturale, ma anche per le scelte estetiche.
Prima di accomodarsi in platea si percorre un corridoio illuminato dalle stelle. Non prendetemi in parola, ma immaginate di alzare la testa e perdere lo sguardo nel cielo, perché questo sembra.
E poi si arriva alla platea. Al teatro vero. Al classicismo greco che racconta gli uomini, gli dei, il destino, la sofferenza. Le luci si spengono e siamo subito a Tebe, la polis che Edipo rende libera.
Nello spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Miggiano i tre atti narrativi sono separati da tre interpretazioni di Edipo, nelle tre fasi della vita: c’è il giovane Edipo, coraggioso e speranzoso che agisce, sfida e osa, fino quasi al peccato di hybris, fino alla tracotanza, che scatena gli dei; poi c’è l’Edipo che vuole conoscere la verità. Questo secondo uomo ricerca se stesso nella storia della sua dinastia. Infine c’è l’ultimo Edipo, l’uomo della sofferenza, l’emblema della fragilità umana. C’è tutta l’inadeguatezza dell’uomo, dentro l’Edipo che non accetta la sua identità arrivando a strapparsi gli occhi.
La Compagnia Calandra è il plus dello spettacolo.
Prestazione attoriale davvero importante e degna di un classico greco così forte.
Donato Chiarello, Luigi Giungato e Federico Della Ducata, che interpretano i tre Edipo, insieme a Annarita Vizzi e Patrizia Miggiano, che interpretano Giocasta e l’oracolo di Delfi, riempiono il palco con emozioni, dubbi, turbamenti e fragilità, restituendo al pubblico tutta la trasformazione del personaggio di Edipo. L'approccio moderno al classico di Sofocle alla fine è un esperimento ben riuscito.
Così il cielo stellato del Valente, si riempie di applausi.