Ciccilla, l'amazzone della Presila arriva su Netflix con la serie "Briganti"
Cresce a dismisura l’attesa per la serie Netflix “Briganti” che vede tra le figure protagoniste anche Maria Oliverio, detta Ciccilla. Una donna-capo molto forte e coraggiosa nata a Casole Bruzio che sposò il brigante Pietro Monaco
CALABRIA - Cresce a dismisura l’attesa per la serie Netflix “Briganti” che vede tra le figure protagoniste anche Ciccilla, l’amazzone della Presila che venne catturata e deportata nel Forte di Fenestrelle, un vero e proprio lager, in cui il governo unitario rinchiudeva i ribelli.
La sua figura, all’interno della serie, ruota intorno ad altre due donne: Filomena e Michelina. Il brigantaggio post-unitario è una storia tormentata del Sud ed è una storia tormentata della Calabria. I suoi personaggi sono stati sovente tramandati dal racconto orale, di generazione in generazione. E molte storie sono rimaste sotto traccia, perché meno note. Il territorio della Presila cosentina, che fu terra di briganti, vide operare una delle bande più organizzate e conosciute: quella di Pietro Monaco e sua moglie Ciccilla. La donna-capo, l’amazzone coraggiosa e sanguinaria, ma anche passionale e complessa.
Chi era Ciccilla? Il suo vero nome è Maria Oliverio. Nasce a Casole Bruzio il 30 agosto 1841 da Biagio e Giuseppina Scarcella. Era una donna molto giovane e bella Maria e già da bambina dimostrò di avere un carattere forte e deciso. I suoi occhi magnetici, i capelli nero corvino e i lineamenti delicati conquistarono Pietro Monaco. Ciccilla – sulla cui vita è stato pubblicato un libro di successo, “Italiana” di Giuseppe Catozzella – fu per molti un simbolo di ribellione (e addirittura di emancipazione, per certi versi) con un lato oscuro spesso sottovalutato se non addirittura ignorato. Una donna travolta dagli eventi che visse un’esistenza di violenza e miseria.
Ecco quanto emerge dalla presentazione ufficiale della serie: «Un racconto moderno, epico e pieno d'azione, ispirato a personaggi realmente esistiti nell'Italia post-unitaria. In Briganti, un fenomeno così radicalmente maschile nella memoria storica italiana, è declinato e reinventato secondo l'inedito sguardo femminile di Filomena, Michelina e Ciccilla, le eroine di questa serie prodotta da Fabula Pictures e scritta dal collettivo GRAMS (Baby).
L'avventurosa trasformazione di Filomena, da moglie obbediente a spietata brigantessa, avviene per necessità: braccata e in fuga, cerca riparo nei boschi, dove incontra una banda di briganti pronti a tutto. La sua determinazione e astuzia le salveranno la vita e, unendosi a loro, decide di ridare al Sud quel che gli era stato rubato: l'oro di Garibaldi. Sul suo percorso due donne, Michelina e Ciccilla, a volte alleate a volte nemiche, altrettanto determinate e imprevedibili».
(Fonte quotidiano del sud, wikipedia)